Serie B, cosa serve per non far giocare i playoff: ecco quando non si giocano, il regolamento
L’attuale stagione di Serie B può tranquillamente presentare questo scenario: Sassuolo e Pisa si alternano in vetta, con lo Spezia a inseguire, ma con un vantaggio consistente sulla Cremonese attualmente quarta. Dunque, si potrebbero non giocare i playoff?
COME FUNZIONANO I PLAYOFF – Passiamo, innanzitutto, in rassegna il regolamento dei playoff di Serie B. Si disputano in tre fasi: si comincia dal turno preliminare, in cui si affrontano la sesta classificata contro la settima e la quinta contro l’ottava, in una gara di sola andata. In caso di parità si disputeranno solo i tempi supplementari, al termine dei quali passerà la migliore classificata in caso di ulteriore parità. Ci saranno poi le semifinali: la terza affronterà la vincente della sfida tra sesta e settima, mentre la quarta giocherà contro la vincente tra quinta e ottava in sfide con andata e ritorno dove si terrà contro della differenza reti nei due incontri. In caso di ulteriore parità, vanza la squadra meglio posizionata in classifica (infatti, non vale la regola dei gol in trasferta). La finale si sviluppa in due match fra andata e ritorno. La partita può andare ai tempi supplementari e ai calci di rigore.
COSA SERVE PER NON GIOCARLI – Ma come si possono non disputare? Il regolamento afferma che se - alla fine del campionato - la distanza tra la terza e la quarta è di almeno 15 punti i playoff non si disputeranno. Si giocheranno regolarmente, invece, se la stessa distanza è di 14 punti o inferiore.
