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    Serie A, Dal Pino: 'Nessuna frenata, due punti dietro il rinvio sui fondi. Sulla clausola Superlega...'

    Serie A, Dal Pino: 'Nessuna frenata, due punti dietro il rinvio sui fondi. Sulla clausola Superlega...'

    Al termine dell'Assemblea di Lega, il presidente della Serie A Paolo Dal Pino ha fatto il punto della situazione: "Come primo punto avevamo la nomina del consigliere indipendente, dove Conti ha mancato il quorum di un punto e Blandini ha raccolto sette voti. Confermati Tardini e Calabretta come sindaci effettivi, abbiamo nominato uno dei supplenti. Sul tema distribuzione e term sheet, io ho fatto un invito dell'assemblea: invece di votare la distribuzione e il term sheet, ho fatto un invito a riflettere sul futuro strategico della Serie A e di ragionare insieme. La nostra assemblea aveva deciso all'unanimità di percorrere il cammino della media company e ritenuto che la partnership con un fondo potesse garantire la stabilità, finanziaria e non. Oggi c'era l'approvazione del term sheet, più importante della distribuzione, su cui c'è un sostanziale accordo di massima: ci sono due punti che non trovano accordo con la controparte e quindi abbiamo deciso di rinviare questo tema a giovedì prossimo, per negoziare coi fondi questi due punti aperti che vogliamo risolvere".

    ASSEMBLEA - "Non c'è stato molto di particolare, c'è stato un ampio dibattito civile. Sono tematiche giuridiche, non voglio entrare nel dettaglio sui due punti".

    CLAUSOLA SUPERLEGA - "Non abbiamo mai parlato di clausola Superlega".

    ACCORDO SU CRITERI DI DISTRIBUZIONE - "Non posso essere più preciso, non l'abbiamo discusso in assemblea. Ho fornito un'informazione tecnica, è un tema discusso in varie sedute che è stato migliorato progressivamente. Siamo arrivati a un'ipotesi, finché non viene approvata preferisco non parlarne".

    TRATTATIVE PRIVATE PER DIRITTI TV - "Sconfitta per l'operazione fondi? No, assolutamente. Bisogna avere molta lucidità e freddezza, mi rendo conto che non sia facile in contesti dove sono facili le fiamme come un'assemblea di Lega o in contesti comunque dialettici e di dialogo sull'informazione. È una decisione corposa, che muta negli anni futuri gli equilibri della Lega a livello di attuazione sul mercato, processi decisionali, disponibilità finanziarie: non è semplice da prendere. E' quindi normale che le parti, e in questo caso la Lega rispetto ai fondi, trovino dei temi su cui anche all'interno della Lega bisogna trovare un consenso finale. Non vedo un tema, nessuna frenata: semplicemente, bisogna arrivare a fare le cose fatte bene. E solo se si vede che c'è un consenso quasi unanime, allargatissimo, senza forzature. Non mi permetterò mai di forzare alcunché, credo si debbano seguire tempi e modalità corrette".

    FONDI DEVONO CAMBIARE TERMINI - "Gli accordi sono sempre compromessi, non ci sono aut aut, vediamo. Poi magari vince una posizione o l'altra, ma in linea di massima due persone che vogliono fare una cosa insieme trovano equilibrio".

    ROAD MAP - "Se giovedì prossimo l'assemblea decidesse di andare avanti, approvando term sheet e distribuzione, a quel punto vi sarebbe l'accordo commerciale che porterebbe alla chiusura".

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