Serie A, arbitri e allenatori a confronto: stop a violenti e perdite di tempo, ma apertura a variazioni su falli di mano
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STOP PERDITE DI TEMPO - L'indicazione più chiara che è stata data da Rocchi agli allenatori è che, per questa stagione o meglio a partire da questa annata non ci sarà più spazio per le perdite di tempo. L'obiettivo è alzare il minutaggio del tempo effettivo di gioco che in numerose partite in questo inizio di stagione è stato addirittura al di sotto dei 45 minuti, troppo poco. Chi verrà colto in flagrante riceverà subito un cartellino giallo, e la severità aumenterà col passare dei minuti.
NO AI VIOLENTI - Verranno inoltre punite con maggior severità tutte quelle entrate e quegli interventi che possano arrecare danno o mettere a rischio la salute dei giocatori in campo. Le entrate con piede a martello sono quelle maggiormente attenzionate e che, nella scorsa stagione, è capitato che venissero troppo in fretta derubricate a normale fallo di gioco.
FALLI DI MANO: "CI PENSERO'" - Amplio è stato il confronto invece sull'annosa tematica dei falli di mano. Diversi episodi sono stati mostrati agli allenatori, chiedendo la loro interpretazione "da campo" e non "da regolamento". La discordanza in questo caso è stata ampia con Rocchi che questa volta si è detto disposto a "pensarci su" perché il lavoro che sta portando avanti è quello di avvicinare gli arbitri al calcio giocato e al "capire il campo".
ASSENTI CONTE E GASPERINI, INZAGHI E THIAGO MOTTA ATTIVISSIMI - Come riportato dalla Gazzetta dello Sport il clima è stato di grande partecipazione nonostante l'assenza di 7 allenatori in capo (Gasperini, Italiano, Conte, Palladino, Gilardino, Runjaic e Fabregas che hanno mandato i loro vice). I più attivi nel confronto sono invece stati Vanoli, Pecchia, Nesta, De Rossi, Thiago Motta e Simone Inzaghi che hanno cercato di trovare un punto di incontro su diverse tematiche. Tutto in un clima di grande cordialità, in campo, come sempre, sarà tutta un'altra storia.