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    In nove per il terzo posto: pro e contro

    In nove per il terzo posto: pro e contro

    • Federico Ciapparoni
    Il pareggio tra Juventus e Sampdoria e la vittoria della Roma a Marassi, contro il Genoa, hanno accorciato la classifica, dando modo alle inseguitrici di avvicinarsi ai vertici e di tornare in corsa per una posizione valida per la qualificazione alle competizioni europee. I giallorossi, con i tre punti conquistati a Genova, non solo hanno riaperto la corsa scudetto, portandosi a -1 dalla Juventus capolista, ma hanno anche bloccato l'avanzata del Genoa, riaprendo la bagarre per il terzo posto, valido per i preliminari di Champions League. La classifica, ora, vede ben 9 squadre in 6 punti. Analizziamo le chance effettive, per ogni formazione, di continuare la corsa al terzo posto. 

    SAMPDORIA (26 punti): PRO - La formazione blucerchiata, in questo inizio di stagione, è senza dubbio una delle sorprese più piacevoli di questa Serie A. Il terzo posto momentaneo è figlio, senza ombra di dubbio, del grande lavoro di Sinisa Mihajlovic: un allenatore capace di correggersi e di tirare fuori la grinta a chiunque venga schierato in campo. 
    CONTRO - I problemi reali, per la Sampdoria, cominceranno a gennaio, quando i blucerchiati saranno chiamati a confermarsi terza vera potenza del campionato. La cessione, ormai quasi certa, di Gabbiadini al Napoli e le voci sul futuro di Okaka potrebbero destabilizzare l'ambiente. Dovrà essere bravo ancora una volta il tecnico serbo a mantenere alta la concentrazione.

    GENOA (26 punti): PRO - Il Grifone sotto la guida tecnica di Gasperini è una certezza: nella stagione 2008/2009 gli scontri diretti costarono ai rossoblu i preliminari di Champions (a cui prese parte la Fiorentina) e la conseguente qualificazione ai gironi di Europa League. Gli ultimi risultati sembrano un deja vu delle precedenti gestioni del Gasp: organizzazione tattica, ordine e tanti ricambi.
    CONTRO - Il problema per il Genoa potrebbe essere lo stesso dei cugini blucerchiati: la continuità. Confermare quanto di buono fatto in questo avvio di stagione non sarà certo facile e, per questo, sarà fondamentale la mano esperta di un tecnico come Gasperini. Anche il mercato potrebbe essere una distrazione: le buone prestazioni di Diego Perotti, pedina fondamentale dello scacchiere genoano, hanno attirato le attenzioni di molte squadre, tra cui la Juventus. Vedremo se Gasperini riuscirà a cacciare tutte le insidie, mantenendo alto il livello di attenzione e cercando fino all'ultimo la conquista del terzo posto, che permetterebbe al Genoa di entrare in Europa dalla porta principale.

    LAZIO (26 punti): PRO - I biancocelesti hanno dimostrato, in questa prima fase di stagione, di essere una squadra in crescente miglioramento. Nonostante alcune prestazioni deludenti di quelli che dovevano essere i principali interpreti della stagione (Keita e Klose), Pioli è riuscito a tirare fuori il meglio dal nuovo acquisto Filip Djordjevic, autentico trascinatore con 5 reti nelle prime 7 giornate, e a tirare fuori dal cilindro uno Stefano Mauri in grande spolvero, capace di vivere a 34 anni una seconda giovinezza. La continua crescita di giocatori come Parolo, Basta e Felipe Anderson è riuscita persino a mascherare l'emergenza difesa in cui versa la formazione biancoceleste, dopo gli infortuni di Ciani, Gentiletti e Braafheid.
    CONTRO - Le difficoltà della squadra di Pioli emergono sempre in prossimità degli scontri diretti: Udinese, Genoa e Milan per un totale di 9 punti persi contro dirette contendenti per il terzo posto. La conferma ai vertici della classifica, per il club di Lotito, richiede un'ulteriore prova di maturità.

    MILAN (24 punti): PRO - La squadra allenata da Pippo Inzaghi è uscita da una crisi di risultati e prestazioni grazie alla vittoria di domenica sera contro il Napoli, che ha permesso ai rossoneri di guadagnare il sesto posto in classifica. Dal punto di vista tattico i rossoneri sono riusciti a sopperire alla mancanza di un attaccante vero e proprio, dovuta alla delusione di Fernando Torres, con le buone prestazioni dei principali attori del reparto offensivo : Honda, Bonaventura e, soprattutto, Jeremy Menez, capace di ergersi a vero e proprio leader della squadra.
    CONTRO - Il problema dei rossoneri è la mancanza di continuità: troppo altalenante il rendimento della formazione di Inzaghi, capace di vincere partite importanti contro Lazio, Udinese e Napoli e poi perdere punti con Palermo e Genoa. La classifica parla chiaro: 24 punti ottenuti con 6 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Uno score che, ad oggi, renderebbe la conquista del terzo posto, per il Milan, un'autentica impresa.

    NAPOLI (24 punti): PRO - L'esperienza e la capacità di un allenatore bravo come Rafa Benitez, unite alla qualità di una rosa con un potenziale incredibile, sono una garanzia per il club di De Laurentiis. Nonostante i punti persi in qualche match non affrontato con la giusta mentalità, i giocatori a disposizione del tecnico spagnolo sono di indiscussa qualità, probabilmente la più alta tra le squadre in lizza per il terzo posto. Il probabile arrivo a gennaio di Manolo Gabbiadini, preso per sostituire l'infortunato Insigne, andrà a impreziosire una rosa che, nella seconda parte di stagione, è pronta a riscattarsi.
    CONTRO - Le prestazioni altalenanti dei singoli e alcune scelte dello stesso Benitez stanno lentamente condannando la squadra a vivere una stagione da attrice non protagonista. Persino il San Paolo, una volta autentico trascinatore e fortino degli azzurri, è diventato ostile ai giocatori: gli spettacolari pareggi casalinghi con Palermo, Cagliari ed Empoli sono il sintomo che qualcosa è cambiato dallo scorso anno e a rimetterci, in primis, potrebbero essere i tifosi, che il prossimo anno potrebbero vedersi costretti ad andare in Europa league senza nemmeno giocarsi le proprie chance nei preliminari di Champions League.

    FIORENTINA (23 punti): PRO - La squadra di Vincenzo Montella, nelle ultime 4 partite, ha dimostrato di essere riuscita a trovare nel 3-5-2 il modulo di maggior spinta, capace di portare i viola alla conquista di 10 punti nei 12 disponibili. Borja Valero sembra essere tornato il leader della line mediana che la scorsa stagione ci ha deliziato con grandi giocate, mentre le retrovie, salvo qualche sbavatura (vedi autorete di Savic contro il Cesena), sembrano aver trovato una certa stabilità anche con la maturità del portiere Neto.
    CONTRO - I problemi, per il tecnico viola, però, potrebbero non arrivare dal campo, bensì dallo spogliatoio. La crescente tensione con Cuadrado (sostituito al 24' minuto di gioco dal giovane Minelli nel match contro la Dinamo Minsk, nell'ultimo turno di Europa League) potrebbe creare qualche problema. Inoltre i continui infortuni degli attaccanti (Babacar, Bernardeschi e Rossi) non aiutano certo Mario Gomez, sempre più sotto pressione.

    PALERMO (21 punti): PRO - I rosanero di Iachini sembrano essere tornati quelli che nella stagione 2009-2010 si posizionarono al quinto posto in classifica, trascinati da Edinson Cavani e Javier Pastore. Oggi, che questi grandi campioni giocano all'ombra della Torre Eiffel, a guidare il Palermo verso l'Europa sono Paulo Dybala, Franco Vazquez e Andrea Belotti, 66 anni in tre, capaci di non far rimpiangere i vecchi campioni del club siciliano. La Champions League più che un obiettivo sembra essere un sogno, ma mai dire mai.
    CONTRO - A bloccare la corsa al sogno europeo dei rosanero potrebbe essere solo il presidente Zamparini. La spada di Damocle dell'esonero pende sempre sulla testa di Iachini, che finora ha dimostrato di saper mantenere un certo distacco dalle vicende societarie. Un calo potrebbe essere fisiologico, anche considerando che il Palermo affronta questa stagione da neopromossa. Bisogna solo sperare che a complicare il tutto non ci si metta anche il patron siciliano.

    UDINESE (21 punti): PRO - La formazione friulana è un fantastico connubio di nuovo e vecchio (che poi vecchio, finchè segna, non diventerà mai). Le perle di Antonio Di Natale, 37 anni, a quota 201 gol in Serie A, unite alla guida tecnica del 38enne Andrea Stramaccioni e alla supervisione di Francesco Guidolin, impreziosite da qualche piacevole sorpresa come Widmer e Ivan Piris, sigillano un ambiente ideale per lavorare senza pressione. L'Udinese, che già in passato ha centrato l'obiettivo Champions, tenterà di ripetersi anche quest'anno. 
    CONTRO - La mancanza di un attaccante in grado di affiancare Di Natale e far salire la squadra si sta rivelando il vero punto debole dei friulani, che talvolta vedono il loro numero 10 troppo isolato in avanti. Chissà se gli osservatori bianconeri sapranno regalarci un nuovo campione da veder crescere a fianco di quello che sta diventando sempre più una leggenda del nostro calcio.

    INTER (20 punti): PRO - Il ritorno sulla panchina di Roberto Mancini è sinonimo di voglia di ricominciare e ambizione. Con molta probabilità il presidente Thohir regalerà un rinforzo importante al tecnico jesino già a gennaio. Una rosa che, se ritoccata nei punti giusti, recuperato Palacio e acquisita la mentalità vincente del suo allenatore, potrà dare vita a un girone di ritorno da grande protagonista. L'Europa League resta più che un semplice obiettivo, in quanto da quest'anno la vittoria della competizione garantisce la qualificazione automatica alla prossima Champions League.
    CONTRO - A complicare il percorso della squadra nerazzurra potrebbe essere il ritardo di condizione di alcuni suoi giocatori fondamentali. Se Mancini non dovesse trovare una giusta collocazione tattica a Guarin e se davanti Palacio non dovesse sbloccarsi, le cose per i nerazzurri potrebbero complicarsi, in vista anche degli impegni ravvicinati in programma dal prossimo febbraio, per i sedicesimi di Europa League.

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