
Serie A: la griglia di partenza per la lotta salvezza
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Le ultime due cinquine sono quelle più difficili da stilare, perché le distanze si riducono e basta un filotto di partite giuste o sbagliate per scombinare tutti gli equilibri. Proviamo a partire con Lecce, Empoli, Verona e le neopromosse Venezia e Parma, formazioni che si sono rese protagoniste di mercati interessanti e piuttosto variopinti. I famosi 40 punti rimangono l'obiettivo diffuso, anche se ultimamente per mantenere la categoria è sufficiente qualcosina in meno.
LECCE
Gottismo e sfrontatezza: da quando è arrivato Luca Gotti, il Lecce ha trovato la serenità. Pantaleo Corvino, a giudicare dalle primissime uscite 2024/25, è riuscito a rinforzare la rosa giallorossa con gli innesti di Fruchtl dietro Falcone in porta, Di Gaspar in difesa, di Pelmard come vice Gendrey, Pierret e Marchwinski in mediana e Morente sull'esterno d'attacco. In più sono rimasti Krstovic, Banda e Rafia, elementi di sicuro valore con un anno di esperienza in più in Serie A. Si parte dalla salvezza, ma chissà a maggio 2025...
PARMA
Il Parma vincitore dell'ultima Serie B si presenta all'inizio della Serie A successiva con qualche velleità in più rispetto alla semplice salvezza. I due rumeni Man e Mihaila sugli esterni, il neo campione olimpico con la Spagna Bernabè a centrocampo, Bonny e Benedyczak a completare il reparto offensivo, capitan Delprato a guidare la retroguardia davanti alla porta del nuovo numero 1 Zion Suzuki. Il tecnico Fabio Pecchia, che finalmente difende la promozione ottenuta. ha a disposizione diverse carte da giocare anche a partita in corso. I ducali si candidano a far scivolare giù qualche squadra del quintetto di metà classifica...
EMPOLI
Appare un po' leggerino l'Empoli, che si è affidato a D'Aversa dopo la salvezza conquistata con Nicola all'ultima giornata 2023/24: servirà la definitiva maturazione di Colombo ed Esposito davanti. Zurkowski al Castellani è nel suo ambiente, la coppia di mezzali con Fazzini è ben assortita e promette qualcosa di interessante anche il ritorno di Viti da perno della difesa, dopo esperienze non soddisfacenti a Nizza e Sassuolo. La prima uscita stagionale, 4-1 al Catanzaro in Coppa Italia, è una buona iniezione di fiducia.
VERONA
Guai a dare per spacciato il Verona, le ultime due stagioni insegnano. Anche quest'anno Sogliano ha dato fondo alle sue risorse, rivoluzionando l'attacco: da Noslin, Swiderski e Henry a Mosquera, Livramento e Tengstedt, Zanetti ha materiale a sufficienza per una buona fase offensiva. Dietro è un'incognita, molto nelle mani di Dawidowicz e del local boy Coppola dopo la partenza di Cabal. Sarà, dovrà essere, la stagione di Suslov a centrocampo: sorpresa nella scorsa stagione, riferimento quest'anno per puntare ad un'altra impresa.
VENEZIA
Forse la formazione meno accreditata non solo tra le neopromosse, ma tra tutte le 20 della Serie A. E questo in parte perché la campagna acquisti non ha regalato sussulti particolari (eppure quell'Oristanio...), ma anche perché l'ultima retrocessione del nuovo allenatore Eusebio Di Francesco induce i più allo scetticismo. Molto dipenderà dalla vena realizzativa del bomber e ormai simbolo della squadra, il finlandese Joel Pohjanpalo. Anche l'insperata permanenza di Tessmann, se confermata, potrebbe dare una grossa mano nella ricerca di una difficile salvezza. Giocatori da tenere d'occhio? Idzes in difesa, Busio a centrocampo, Candela sull'esterno e Pierini in avanti.
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