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Serie A: la griglia di partenza per la lotta Scudetto
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Partiamo fortissimo e partiamo dalla corsa al tricolore, che vede l’Inter di Simone Inzaghi ai nastri di partenza con l’obiettivo di confermare la netta supremazia espressa nell’ultima stagione. Guardando alla classifica del campionato scorso e ai primi colpi andati a segno in entrata, il nuovo Milan di Paulo Fonseca e la Juventus rivoluzionata da Cristiano Giuntoli e Thiago Motta si candidano da subito come prime antagoniste. Attenzione però ai terzi incomodi, il Napoli di un Antonio Conte desideroso di riscatto e l’Atalanta di Gasperini, che riparte dall’esaltante finale della passata stagione per provare a vivere un’altra stagione al di sopra delle aspettative.
INTER
E’ la candidata naturale e più autorevole per la conquista dello Scudetto. Non ha perso nessuno degli eroi della cavalcata verso la conquista della seconda stella ed è quella che ha cambiato di meno, facilitando il lavoro estivo del suo allenatore. Ha aggiunto inoltre due pedine di assoluto valore, che aumentano la qualità nelle rotazioni a centrocampo e in attacco, come Zielinski e Taremi. Per quello che ha mostrato al Genoa, Martinez è un secondo di tutto rispetto alle spalle di Sommer. Le incognite, legate ad una stagione che sarà ancora più ricca di impegni che in passato, riguardano semmai la linea difensiva, dove Acerbi e De Vrij - un anno in più sulla carta d’identità e sempre più soggetti ad acciacchi muscolari - meriterebbero un’alternativa più giovane e fresca alle loro spalle. Inzaghi vorrebbe anche un attaccante in più, una seconda punta con caratteristiche diverse ai giocatori attualmente a disposizione. Ad oggi Lautaro Martinez, Thuram e Taremi si giocano due maglie, ma il rischio è che, senza un quarto giocatore più affidabile degli “irrecuperabili” Correa e Arnautovic, la coperta sia ancora un po’ corta.
MILAN
Un mercato di consolidamento, non ancora terminato, per colmare le lacune evidenziate dall’ultima stagione agli ordini di Pioli. E i top player sono ancora tutti a Milanello. E’ arrivato un nuovo difensore centrale (Pavlovic), finalmente uno di piede sinistro, al posto di Kjaer. Non è stato possibile raggiungere un giocatore promettente e che avrebbe permesso di risolvere il problema centravanti per più anni come Zirkzee, ma per rimpiazzare un pezzo da novanta come Giroud si è giunti ad una soluzione di alto livello come il fresco campione d’Europa Morata. Si è infortunato gravemente Florenzi e immediatamente si è corso ai ripari chiudendo per Emerson Royal, in cerca di rilancio dopo gli alti e bassi al Tottenham. Mancano ancora un centrocampista difensivo da piazzare davanti alla difesa e un centravanti di scorta che offra maggiori garanzie del troppo incostante Jovic. Ma la sensazione è che, con l’arrivo in panchina di Fonseca, si lavori soprattutto sul rilancio di quei giocatori non pienamente espressi nell’ultima stagione: Reijnders, Loftus-Cheek e Chukwueze, per fare degli esempi, ma agli stessi Leao e Pulisic si prova a chiedere un ruolo da veri trascinatori.
JUVENTUS
La grande scommessa di Cristiano Giuntoli riparte da uno dei migliori allenatori emergenti in giro per l’Europa. Dopo l’impresa di Bologna, Thiago Motta è chiamato a confermarsi alla guida di una Juventus che, coi colpi di mercato già conclusi (Di Gregorio, Cabal, Douglas Luiz, Kephren Thuram, Adzic) e quelli che promette di chiudere entro il 30 agosto (Koopmeiners, due nuovi esterni offensivi e un centrale di piede sinistro), vuole tornare da subito competitiva per il titolo. Il poco tempo a disposizione e le tante situazioni spinose all’interno di una rosa extralarge e ricca di scontenti ed esuberi - Szczesny, Rugani, De Sciglio, McKennie, Arthur, Chiesa, Kostic e Milik - sono però incognite pesanti sulla programmazione delle ultime settimane di mercato e sulla serenità interna al gruppo.
NAPOLI
Basterebbero un nome ed un cognome: Antonio Conte. I campioni d’Italia 2023 reduci dalla peggior annata dell’era De Laurentiis e un allenatore che, dopo la deludente conclusione dell’esperienza al Tottenham, è rimasto fermo un anno a guardare. Minimo comune denominatore: una voglia matta di riscatto. Unita a questo, l’assenza di distrazioni derivanti dall’impegno nelle coppe europee: un vantaggio tutto da sfruttare al cospetto delle rivali, soprattutto da febbraio in avanti. Ma, dopo un avvio promettente che ha portato due centrali nuovi di zecca come Rafa Marin e l’obiettivo dichiarato Buongiorno e un esterno sinistro di esperienza come Spinazzola, il mercato di rafforzamento si è impantanato attorno alla questione Osimhen. Il nigeriano, separato in casa da tempo, non ha trovato ancora una sistemazione e dalla sua partenza per non meno di 90-100 milioni dipende la possibilità di rispondere alle ultime desiderata di Conte: Romelu Lukaku per l’attacco, altri due centrocampisti (Brescianini e Gilmour) e almeno un altro esterno offensivo. Ce la farà Manna ad accontentarlo in tempo?
ATALANTA
Se per anni è partita a fari spenti, salvo poi dimostrarsi a suon di risultati una realtà sempre più consolidata ad alti livelli del nostro calcio, questa volta Gasperini non può nascondersi. La vittoria dell’Europa League, un’altra finale di Coppa Italia e un campionato chiuso in crescendo tra le prime quattro autorizzano ad immaginarla come l’outsider che non ti aspetti per aggiungersi al tavolo delle più grandi. Ad un telaio già importante sono stati aggiunti Godfrey, Zaniolo e più recentemente Retegui e l’esterno destro Pubill, fresco di medaglia d’oro a Parigi con la Spagna. Purtroppo, dopo il grave infortunio di Scalvini nell’ultima del campionato scorso a giugno, la sorte ha presentato nuovamente il conto e ha colpito Scamacca. Un’altra perdita pesantissima, unita alla sempre più delicata questione Koopmeiners e alla sua verosimile cessione. Servono e arriveranno altri rinforzi per mantenere alto il livello di competitività di una squadra che sarà impegnata anche sul fronte Champions League. Un altro difensore centrale, un nuovo esterno sinistro e il sostituto dell’olandese soddisferebbero l’appetito di Gasp e la voglia di restare in alto dell’intera piazza.