Sequestrati 5 milioni su conti correnti del Napoli calcio
La GdF di Napoli sta notificando un decreto di sequestro conservativo fino a concorrenza di oltre 5 mln sui conti correnti e depositi bancari presso Unicredit del Napoli. Il provvedimento, secondo quanto si apprende, è stato emesso dalla procura della Corte dei Conti della Campania in seguito agli accertamenti disposti dopo l'esposto di un consigliere del Comune su presunti danni all'erario e connesse responsabilità amministrativo-contabili per la convenzione tra Comune e Napoli per l'utilizzo dello stadio San Paolo. "Non so se l'atto della Guardia di Finanza arrivi su nostro impulso, ma posso dire che come gruppo consiliare di Ricostruzione Democratica abbiamo segnalato alle autorità competenti l'esistenza di irregolarità contabili circa la riscossione dei canoni di concessione dello stadio San Paolo". Lo afferma Gennaro Esposito, consigliere comunale di Ricostruzione Democratica e presidente della Commissione consiliare sport. Esposito ricorda che "il Napoli deve versare al Comune, come prevede la convenzione per la concessione dello stadio, il 4,5% degli incassi netti delle partite oltre a 45.000 euro annui per la pubblicità, ma emergono irregolarità nella riscossione di questi canoni". Sul piano politico, Esposito sottolinea come "l'unico ritorno dallo stadio San Paolo ce l'ha il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha la piena disponibilità dell'impianto".