Selfie alla veglia per Pelé: Infantino si giustifica così
"Sono costernato dopo essere stato informato delle critiche da parte di alcune persone per aver scattato un selfie e delle foto durante la cerimonia di ieri", è la replica di Infantino su Instagram, appena rientrato dal Brasile.
"Vorrei chiarire - aggiunge il presidente della Fifa - che sono onorato del fatto che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato. Nel caso del selfie - spiega Infantino - i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di fare un selfie tutti insieme ma non sapevano come farlo.
Allora, per essere d'aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e ho scattato la foto di tutti noi".
"Se essere d'aiuto ad un compagno di squadra di Pelé crea critiche - afferma il numero uno della Fifa - sono felice di prenderle e continuerò ad essere d'aiuto dove posso a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie del calcio. Ho così tanto rispetto e ammirazione per Pelé e per quella cerimonia di ieri che non farei mai nulla che sia irrispettoso in alcun modo.
Spero che chi ha pubblicato o detto cose senza sapere e senza cercare informazioni possa avere la decenza e il coraggio di ammettere di aver sbagliato e di correggere quanto ha detto. La cosa più importante in ogni caso è rendere omaggio al re Pelé, e mentre ho umilmente suggerito che in tutte le nostre 211 federazioni affiliate almeno uno stadio o un luogo di calcio sia intitolato a lui, daremo l'esempio dando al campo nella nostra sede il nome "Estádio Pelé - FIFA Zurigo. Un abbraccio e viva o Rei!".