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Se Leonardo prende gli ordini da Mourinho, Del Neri senta Ferrara...
Forse se ne sono resi conto in pochi, ma questa settimana, quella della Befana, è davvero successo qualcosa di nuovo nel campionato italiano. Qualcosa che oscura anche l'ultima domenica: risultati, infortuni, arbitri, dirigenti, Caressa, Sconcerti, Calciomercato.com, Della Valle Diego... Un miracolo, per chi crede; un prodigio, per i pagani. Per tutti un mistero buffo. L'allenatore dell' Inter, Leonardo, infatti prende gli ordini dall'ex Mourinho, il quale non li invia dalla tribuna tramite cellulare, Blackberry, I Pad. Li manda direttamente dalla panchina del Real Madrid, che allena attualmente, per via mentale. L'ha detto Leonardo: "Sono sempre in contatto con Mou. Lui mi capisce, mi consiglia, non mi lascia mai solo". Trattasi, dunque, di sensitivi. Roba da far impallidire Clint Eastwood. Se l'avesse saputo, l'ex pistolero l'avrebbe aggiunto come quarta storia di 'Herethere', suo film attualmente in circolazione sull'al di qua e l'al di là. Leonardo è superiore in tutto: sul campo, nei modi, nell'eleganza, nel taglio dei capelli, nella comunicazione sensoriale ed extrasensoriale.
Del Neri, invece, tenta vanamente di contattare Ciro Ferrara, per beccarsi almeno i punti che lo stesso aveva raggranellato nella passata stagione. Ferrara, dopo la lezione dello scorso campionato, vive absoconditus, senza cellulare, né telefono fisso. Cambia residenza ogni giorno. Quando va a Coverciano si mette barba e baffi finti; parla empolese per assomigliare a Ulivieri; non mangia pizza, non beve più lo yougurt. Allora per non recidere traumaticamente i legami con un recente passato, oggi non così brutto, alla Juve dopo Zaccheroni, hanno preso Toni: così almeno la rima è salva. Toni, nel video amatoriale della sua intervista, ha recitato la poesia di Natale, purtroppo senza grembiule, fiocco e bavaglino: "E' tutta la vita che sogno di venire alla Juve". Brava Juve! Anche tu hai calato l'asso dell'oltrecalcio nello scopone onirico del nostro campionato. Sei riuscita in un impresa impossibile: realizzare il sogno di Toni per entrare nel tuo incubo.
A proposito di sensitivi, indovini, veggenti, anche questa volta il tavolino d'oro a tre gambe spetta a Berlusconi: "Se vince il Milan - ha detto - è un bene per l'Italia". Ha ragione: se vince il Milan, ma perde lui. Come diceva il grande Delio Tessa: "Allegri! E' il dì dei mort!"