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  • Sconcerti Quotidiani: scommesse, tutti innocenti, fino a prova contraria

    Sconcerti Quotidiani: scommesse, tutti innocenti, fino a prova contraria

    Ora che il campionato sta finendo sembra quasi esserci una spinta perchè i media si occupino di scommesse. Petrucci oggi è stato chiaro: “Nessuno ne parla eppure sta per succedere di tutto”. E’ curioso che il presidente del Coni si lamenti visto che quello che è uscito sulle scommesse è uscito solo attraverso i giornali, il mondo dello sport non ha detto ninte. A chi va allora il rimprovero di Petrucci se non a se stesso?
    Se vogliamo sia un’operazione corretta, dobbiamo cominciare dubitando di tutti e ricordando che l’onere della prova d’innocenza spetta a chi è accusato.

    Ci si può chiedere se chi avrebbe ascoltato di combine e non ne parlato con nessuno abbia responsabilità concrete, pur non avendo fatto niente. Secondo me no. Ma se uno allena una squadra il cui presidente compra giocatori avversari è più difficile non sapere niente.
    Ci sono in sostanza molti punti da chiarire, senza caccia alle streghe, solo capendo che un’indagine così vasta non può essere stata preparata contro nessuno. Molto più semplice che stia implodendo. E se scoppia, macchia molti. Ai molti è dovuto un proceso corretto, a noi è dovuta chiarezza. Chiunque siano i colpevoli.

     

    Mario Sconcerti, corriere.it


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