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Sconcerti a CM: 'Milan completo se Messias fa le cose giuste. Inter, Correa fuoriclasse. Juve, se perde a Napoli per Allegri è delicata. Roma vera sorpresa'
«Sì, lo credo anch’io. Siamo gli stessi. In più c'è stato qualche calo di personalità. Barella attraversa un brutto momento, Jorginho pure, di Immobile sappiamo. Essendoci meno personalità pesa di più la scarsa fisicità. La Svizzera senza mai tirare in porta ci ha spesso messo in difficoltà, ci ha mandato in confusione».
Rischiamo di non andare in Qatar?
«No, non credo. Non vedo rischi, ma bisogna comunque stare attenti. La Svizzera potenzialmente ha più punti di noi, ma a novembre possiamo batterli, è nelle nostre possibilità. Piuttosto mi sembra che anche Mancini l'abbia presa come un affare personale, lo vedo un po’ turbato».
Perché non troviamo un centravanti di livello internazionale?
«Perché tutte le nostre squadre migliori se lo prendono all'estero. E oggi comunque noi chiediamo troppo a un centravanti. Immobile è un grande centravanti, ma non c'entra niente con questa squadra. Belotti è un 9 normale. Quello del centravanti è diventato un ruolo complicatissimo. Anche perché sono finiti i numeri 10, per cui il centravanti deve aiutare gli uomini tecnici a fare più gol. Gli sono richieste molte competenze. E’ cambiato molto il ruolo».
Vedi qualcuno di valido in chiave azzurra all’orizzonte?
«A me piace molto Kean, un ragazzo che non ha ancora ventidue anni e può crescere molto. Pure Scamacca quelle volte che l’ho visto mi è piaciuto. Raspadori è molto rapido, mi ha impressionato ma bisogna vedere cosa può fare quando gioca con continuità».
Andiamo sul campionato. Domenica la sfida al vertice è Milan-Lazio.
«Se Messias fa le cose giuste il Milan diventa una squadra completa e può andare lontano, se riesce a sostituire Calhanoglu. Ma la vera differenza del Milan è Kessie, il Milan dipende da lui. Diverso il discorso sulla Lazio, che ha mantenuto i suoi giocatori. Mi sembra che con Sarri il gioco sia ancora un po’ complesso, frutto di tanti sacrifici personali. Il ritorno di Felipe Anderson è stata una bella idea, ma quando era qui non aveva continuità e per due anni è sparito. Non dimentichiamo che la Lazio ha perso Correa, un fuoriclasse. Qualche limite, insomma, c’è».
In cartellone c'è anche Napoli-Juventus.
«Bisogna vedere se gioca Osimhen. Con lui il Napoli è un'altra cosa. Sono curioso di vedere questo Anguissa, un mediano impressionante dal punto di vista fisico. Il Napoli è completo così, ha bisogno di prendere condizione. Spalletti ha bisogno di avere più rapidità da Fabian Ruiz e di ritrovare Zielinski. La Juve arriva al momento giusto, ma le due squadre sono lì, l'anno scorso hanno chiuso divise da un solo punto in classifica. E’ più brutta per la Juve, questo è sicuro. Se perde, Allegri dovrà gestire una situazione assai delicata».
Magari la sorpresa diventa la Roma.
«Guarda, se la Roma batte il Sassuolo va al di sopra della propria classifica. Poi, la domenica successiva, c'è la trasferta a Verona e allora la Roma può diventare una cosa scomoda per tutti. Lo dico ora: la Roma di Mourinho potrebbe essere la vera sorpresa del campionato».