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Sconcerti a CM: 'Messi al PSG, tridente da paura. Zhang venderà l'Inter, situazione segnata. Mourinho inglobato dal silenzio della Roma'
«Ci sono molte cose da considerare. Giudicare Messi è difficile, molto ha dato e molto ha preso. E sono comunque sbalordito da quanto ha vinto col Barcellona. C’è un errore grande quando parliamo di questi giocatori, perché nessuno se lo può permettere, se non gente che batte moneta propria, come gli sceicchi del Qatar, che qualcuno possa valere così tanto».
Messi, Mbappè, Neymar: è un tridente che fa paura.
«Se sapranno giocare insieme allora sì, faranno meraviglie, ma dipenderà da molte cose. Non è automatico, una volta i giocatori andavano in porta da soli, ma oggi non è più così. Quello meno elastico mi sembra Mbappè, gli altri due, Messi e Neymar, sanno già cosa significa sacrificarsi».
Sarà curioso anche vedere Messi in un contesto diverso da Barcellona, cioè dal posto dove è rimasto più di vent'anni e che considera casa sua.
«E’ vero, siamo tutti curiosi. Ma Parigi e Barcellona si assomigliano, danno una gioia di vivere scontrosa, ma comunque gioia di vivere».
Torniamo in Italia e parliamo dell’Inter. La sensazione è che stiano smantellando la squadra.
«Io parto sempre da quello che ha detto Zhang, cioè che nessuno è incedibile. Sta vendendo i giocatori, poi venderà la società. Questo mi sembra chiaro. Zhang sta vendendo l’Inter, non la può più tenere. Il vero problema dell'Inter è che non può più essere capitalizzata dalla Cina, questo significa che devi essere sempre autosufficiente e ciò vuol dire rimetterci 100-150 milioni l’anno. Insomma, devi guadagnare, non sei più il mecenate. Io sono convinto che loro venderanno, ma hanno ancora tanti debiti, ma tanti sul serio. Chi glieli paga i 350 milioni del prossimo anno? E’ una situazione segnata, è una guerra di posizione che si svolge in Cina. Adesso il maggior azionista dell'Inter è lo Stato cinese. Credo però che la fine sia nota: l’Inter verrà venduta. Anche se - parlando di calcio giocato - credo che l'arrivo di Dzeko sia un valore».
Cioè?
«Se prende anche Correa, con Lautaro e Dzeko, l’Inter si ritrova con il miglior attacco del campionato».
La Roma invece si è incagliata.
«Sì, la sensazione è quella. L'unico modo per uscirne è quello di rivedere un po’ tutto. A Roma si sta portando avanti un progetto ambizioso, senza minimamente palare con la gente. I Friedkin non si sono nemmeno presentati. Se hai preso Mou per coprire questo silenzio, la sensazione è che Mou sia stato inglobato da questo silenzio».