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  • Sciopero, Pellissier:| 'Senza firma non giochiamo'

    Sciopero, Pellissier:| 'Senza firma non giochiamo'

     

    Sergio Pellissier, capitano del Chievo e membro dell´Aic, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio Sportiva per discutere di come si è creata la situazione che ha portato al rinvio dell´inizio del campionato di Serie A. 
     
    NIENTE CALCIO - "Noi vorremmo giocare, siamo stati un mese e mezzo in ritiro per arrivare a questa giornata. Ma in questa situazione, visto che hanno ritrattato, non ci fidiamo più sulla parola: volevamo il nero su bianco ma loro non hanno voluto. Siamo solo noi ad essere massacrati dall´opinione pubblica, ma anche l´altra parte c´ha messo del suo in questa situazione: siamo stati attaccati solo noi che volevamo giocare, loro si sono inventati scuse sempre nuove per non farci giocare".
     
    TASSA DI SOLIDARIETA´ - "E´ assolutamente una scusa: non era tra i punit, l´hanno tirata fuori apposta. I calciatori non si sono mai tirati indietro nel pagare le tasse. Se si prendono le pensioni in Italia è anche grazie ai calciatori, che paghiamo tantissimo di Irpef da cui attinge l´Inps che è in rosso. Scioperiamo non per i soldi, ma per dei diritti: non generalizziamo, non tutti i calciatori sono miliardari".
     
    STOP AD OLTRANZA? - "Ci sono due settimana per lavorare su questi punti. Se ricominciamo senza firmare lo stop non avrebbe avuto senso, ma siamo gli unici a volere questa firma. L´accordo si trova se tutti e due hanno voglia di raggiungerlo. Il nostro non è uno sciopero, noi non giochiamo per protesta contro una legge che va rispettata perchè senza contratto non si è in regola".
     
    MESSAGGIO AI TIFOSI - "Ci scusiamo con loro ma loro ci capiscono: i diritto sono più importanti dei soldi Scioperiamo anche per la B ela Lega Pro dove ci sono situazioni gravissimi di mancati pagamenti da mesi: lo facciamo per loro che non avrebbero visibilità". 

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