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Schuurs: 'Ecco cosa ho fatto prima di venire al Torino'
"Sono venuto in vacanza ogni estate per quindici anni: adoro la cucina italiana. Ho ereditato da papà, campione di pallamano e mio esempio, un atteggiamento mentale che mi porta alla massima concentrazione sia che debba allenarmi sia che ci sia da giocare una partita. Spesso mi fermo in palestra per un lavoro supplementare che nessuno mi chiede ma che ritengo sia importante per un giovane: più ti alleni più migliori".
"Juric per me non è stato una scoperta. Quando mi è stato chiaro che sarei venuto al Torino, ho letto che tutti erano contenti di lui e che gli allenamenti erano molto duri. Subito ho sentito di dover dare il massimo. Con Juric ho migliorato molte cose perché vuole aiutarmi. Se ho una domanda vado da lui e mi mostra con i video cosa devo fare e se ha da dirmi qualcosa mi chiama Piero... In Olanda si gioca molto con la palla, mentre in Italia bisogna pensare di più perché tutto è più tattico. Ogni squadra qui è forte fisicamente, mentre da noi si fa più gioco di possesso".