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Schouten: 'Ecco perché mi chiamano lavatrice, il Bologna...'
Come stai?
"Sto bene, sono contento di essere rientrato dall'infortunio".
Dopo Natale il Bologna ha vissuto un periodo difficile, con carenza di risultati. Come lo hai vissuto da fuori?
"In quel periodo era difficile per me seguire le partite perché sapevo di non poter fare nulla per aiutare la squadra".
I tuoi compagni ci hanno sempre raccontato di un gruppo affiatato, ce lo confermi anche tu? "Si, penso che siamo un bel gruppo. Io mi trovo bene con tutti e non è sempre così nel calcio".
Ci sono tanti ragazzi di tante nazionalità diverse... Vi vedete anche fuori dal campo?
"Si, non tutte le settimane, ma spesso ci troviamo anche in momenti esterni agli allenamenti".
Nell'ultima sfida col Torino avete ottenuto un pareggio portato a casa davanti al vostro pubblico. Che sensazioni hai provato?
"E' sempre bello quando ci sono così tante persone allo stadio. Sulla partita penso che un punto sia meglio di niente, ma noi vogliamo vincere".
Al momento siete al lavoro verso la gara contro la Fiorentina. Che partita ti aspetti?
"Una partita difficile. Loro sono una bella squadra, ma io sono sicuro che grazie al lavoro che stiamo facendo possiamo disputare una bella gara".
Mister Mihajlović ti chiama "la lavatrice" perché dice che dai palloni sporchi li restituisci puliti. Cosa ne pensi di questo soprannome?
"E' un soprannome positivo, ho saputo che qui in Italia lo dicono anche di Strootman, quindi mi piace... Vuol dire che con il pallone faccio un buon lavoro".
Sei al tuo terzo anno in rossoblù. Come ti trovi? "Mi trovo molto bene sia con la società che in città. Di Bologna mi piace il centro, mi piace andare a San Luca, a Bologna si sta bene. Quando incontro i tifosi non sono mai invadenti, sembrano quasi timidi, un po' come me. Approfitto per ringraziarli di essere sempre con noi".