Sassuolomania: splendido tocco. Il primo gol di Matri vale un punto
Entrando nell'evento Bologna-Sassuolo però, vorrei provare inizialmente a confutare questo schema narrativo un po' troppo rigido, con una serie di osservazioni. Per prima cosa il gol subito dal Sassuolo è una splendida punizione di Verdi, imparabile, causata da un intervento deciso, sul pezzo, di Cannavaro. Questo dovrebbe portarci a non fare di tutta un' erba un fascio: un conto è prender gol perché si dorme o si ha la testa da qualche altra parte, un conto è prender gol su un capolavoro. I capolavori infatti, a detta dei più, sono atemporali, cioè accadono quando accadono, non c'è un motivo, e la punizione di Verdi è accaduta proprio nel primo quarto d'ora tanto temuto. Perciò forse dovremmo parlare di coincidenza, oggi.
A questo si aggiunga l'uscita di scena per infortunio di Magnanelli, nell'immediata palla al centro dopo la rete del Bologna, intorno all'8'. E' chiaro che si sbanda facile, così, perdendo un riferimento importante mentre gli altri si esaltano per il gol appena fatto, per giunta in casa loro. La classica scena da schiaffo e manrovescio. Fiaccato dal Rapid e tramortito dalla grinta e dalla qualità del Bologna di Donadoni, il Sassuolo ha disputato un primo tempo innocuo, complice un attacco titolare inedito (Ricci, Iemmello, Defrel, con Politano in panca a rifiatare).
Parentesi polemica: ma Ricci prima o poi tirerà in porta? Salterà l'uomo? E, soprattutto, farà mai due cose giuste dietro fila? Il mio timore è che questo giocatore quando tornerà Berardi non vedrà più il campo se continua a perdere di queste occasioni.
Rientriamo: nella ripresa, con l'ingresso di Politano per scelta tattica (dal 4-3-3 a uno spregiudicato 4-2-4 per un intero secondo tempo), Di Francesco è stato costretto a togliere Sensi dal centro del campo, Sensi che da mezz'ala si era abbassato in seguito all'infortunio del capitano: serviva qualcosa in più davanti. E infatti il Sassuolo ha giocato meglio del Bologna nel secondo tempo, rischiando tuttavia sempre qualcosa.
E' grazie a due miracoli di Consigli se Matri, all'86', non ha banalmente accorciato le distanze, ma segnato la rete del pareggio (primo gol in neroverde per lui). Splendido tocco, su splendido lancio. Lancio di Pellegrini naturalmente, che nelle ultime partite o segna o manda in porta i compagni.
Ecco, il tentativo di interpretare lo svantaggio dei primi minuti senza la retorica dell' "abbiamo un problema negli avvii di partita" l'ho fatto, ma vi ho taciuto un dato non trascurabile e una nota sull'atteggiamento del Sassuolo nella prima mezz'ora di gioco. Dunque, a sostegno della tesi "abbiamo un problema negli avvii di partita" risulta sintomatica la lettura dell'analisi del possesso palla per quarti: nei primi 15' il Bologna ha registrato 5'37 di possesso a fronte di quel solo 1'50 del Sassuolo, e dal minuto 16 al 30° ha raggiunto il suo massimo di ieri a 5'58, nonostante la crescita del palleggio neroverde (3'22).
Se abbinate questi dati all'atteggiamento attendista visto a inizio gara, cioè alla poca pressione alta dettata forse dall'idea di "controllare" la partita e incassare un po' per non consumare subito le (presumibilmente poche) energie, vi accorgerete presto di due cose: la prima è che il Sassuolo non può permettersi di stare troppo basso o troppo lungo, la seconda è che -la vulgata non ha torto- c'è un problema effettivo negli avvii di partita. E questo anche con Magnanelli in campo, se è vero che con l'ingresso di Pellegrini e la regia di Sensi il Sassuolo ha rovesciato il primato sul possesso del Bologna gradualmente e già a partire dalla mezz'ora della prima frazione di gioco (31'-46': Bologna 3'49 vs Sassuolo 6'04. 46'-60': Bologna 2'40 vs Sassuolo 4' 54. 61'-75': Bologna 3'48 vs Sassuolo 4'54. 76'-92': Bologna 3'07 vs Sassuolo 5'21). La cosa buffa però è che anche il Bologna conferma i suoi limiti: tornate qui sopra a leggervi i dati degli ultimi quarti d'ora, nel primo e nel secondo tempo, badando al calo evidente dei rossoblù. Ma questo non è affar nostro. Dopo aver appreso che nel complesso, in una partita in cui a detta di molti avrebbe meritato il Bologna, il Sassuolo non solo ha avuto le sue occasioni (7 vs 12), ma ha anche vinto alle voci possesso (52%) e corner fatti (11 vs 7), non resta che complimentarci coi ragazzi per la reazione, e il punto d'oro acciuffato su un campo così difficile, dove in pochi hanno vinto (finora solo il Genoa) e pochi -statene certi- vinceranno.
Il problema grosso, ora, è la Roma al Mapei mercoledì (è l'unica grande che il Sassuolo non ha ancora battuto). Avranno tempo i neroverdi per recuperare le energie sufficienti per giocarsela non dico alla pari ma almeno un po'? Questa Roma è capace di infierire come poche squadre al momento lo sono, e non vorrei che l'assenza di Magnanelli cominciasse a pesare proprio da mercoledì.
Ma se tra i convocati, oltre a Duncan già presente al Dall'Ara, spuntasse d'improvviso Berardi (venerdì ha ripreso ad allenarsi parzialmente col gruppo), potremmo almeno riempirci la bocca di un'illusione, come -è sicuro- faranno i bambini.