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Sassuolomania: Locatelli o Verratti?
Su una rubrica chiamata Sassuolomania parteggiare per Locatelli nel ballottaggio con Verratti è un’operazione sospetta. Molto sospetta. Ma non è soltanto perché ha vestito la maglia neroverde in queste ultime stagioni che faccio il tifo per lui. Quando è stato il momento l’ho anche criticato, chi mi legge lo sa. Inoltre proprio in questi giorni Locatelli è al centro di una trattativa che molto probabilmente lo porterà a vestire la maglia della Juventus. Dunque a che pro? Quale cecità mi spingerebbe a dire che Locatelli adesso è decisamente meglio di Verratti per la Nazionale di Mancini?
Nessuna, carissimi, proprio nessuna. Data questa premessa lascerò perdere chi dovesse continuare a sospettarlo. Ci tengo a precisare che stimo Verratti come giocatore. E vorrei vedere... Però le cose ormai sono chiare, chiarissime. Non si può far finta che non lo siano e continuare a parlare di esperienza europea, PSG, Champions, eccetera. La campagna mediatica a favore di Verratti post Italia-Galles è stata spudorata, fin troppo prevedibile. Sono i tormentoni che ci piacciono tanto. E prevedibile ahimè è stata anche la scelta di Mancini, che ci è cascato di brutto mettendo a repentaglio la qualificazione ai quarti. Ora che siamo passati per il rotto della cuffia, come si suol dire, bisogna evitare di ripetere lo stesso errore.
In primo luogo Verratti non è al meglio. Lo testimonia a sufficienza il calo di inizio ripresa contro l’Austria. Poi -fattore secondo me fondamentale- non ha la stessa carica emotiva accumulata in questo periodo da Locatelli. Il sogno di Verratti è meno intenso. Non trascina, non contagia. Il sogno di Verratti ha meno slancio. Non vive della stessa purezza, della medesima incredula magia. Il sogno di Locatelli invece è un sogno vero, concentratissimo, la congiunzione astrale del momento. È ‘il suo’ Europeo, nella misura in cui il campo lo dichiara e lui lo accetta, lo assume come destino e rivelazione graduale della propria forza, partita dopo partita. L’ombra dell’esperienza non aleggia nel suo sguardo limpido e determinato, pronto a scatenarsi in esplosioni di felicità mai provate. Locatelli ci crede per davvero, ed è anche per questo, o forse soprattutto per questo, che raddrizza e sblocca l’Italia, tatticamente e tecnicamente.