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    Sassuolomania: soldi e Fagioli

    Sassuolomania: soldi e Fagioli

    • Luca Bedogni
    Delle tre contropartite in ballo nell’affare Locatelli, due sono oneste, una è esaltante. I nomi che si fanno sono Radu Dragusin, Felix Correia e Nicolò Fagioli. Tre tipetti interessanti che in stagione hanno fatto la spola tra Juve U 23 e Juve vera e propria. Un centrale, un esterno e... un predestinato. La fresca partenza di Marlon (ha raggiunto De Zerbi allo Shakhtar) potrebbe suggerirci il seguente paralogismo: un centrale è andato via, Dragusin è un centrale, dunque serve Dragusin. Quando stai per vendere tutto il talento che incarna un Locatelli, è il vuoto di talento che si crea a cui devi innanzitutto pensare.

    Dragusin sembra un centrale in gamba, sarebbe comunque una buona operazione, ma un’operazione un po’ grigia, senza sorrisi di compiacimento. Inoltre, stando a quello che riporta “La Gazzetta dello Sport” di qualche giorno fa, Allegri avrebbe intenzione di utilizzare Dragusin nelle rotazioni difensive della squadra. Non che sia il più pronto dei tre, molto semplicemente è dei tre quello più facile da inserire-gestire. Quello che potrebbe tornare un po’ più utile alla causa bianconera. Insomma, quello a cui si può chiedere il compitino senza che per questo si snaturi come giocatore. Che senso avrebbe invece tenersi Fagioli, quando in rosa ci sono già Locatelli e Dybala? Quando giocherebbe? Perché Nicolò quel tocco ha, quello dei buoni davvero. 

    Poi c’è Correia, l’esterno portoghese del 2001. 28 presenze in Serie C, 7 gol e 6 assist. Bei numeri. Però Correia mi dà l’impressione di essere un giocatore specializzato in un ruolo, il classico esterno alto di un 4-3-3 o 4-2-3-1, tutto velocità e dribbling. Il nuovo allenatore del Sassuolo, Dionisi, abbiamo già detto tuttavia che predilige il 4-3-1-2. Questa è la realtà degli ultimi tre anni, per lo meno. Non è un dogmatico, però la Serie B con l’Empoli l’ha vinta col trequartista e le due punte, il che significa senza esterni alti. Quindi Correia? Non lo so. 

    L’unico più duttile dei tre, è proprio il predestinato Fagioli. Ha giocato da trequartista, da mezzala, da seconda punta, da esterno. Ma Pirlo quando l’ha fatto debuttare in Coppa Italia contro la Spal e contro il Crotone in campionato, l’ha messo subito a impostare davanti alla difesa. E Fagioli ha brillato istantaneamente mostrando tempi e classe da giocatorone. Aveva ragione Allegri due anni e mezzo fa quando diceva: “Vedere giocare a calcio quel ragazzo lì è un piacere”. 

    Ebbene, è lungo l’asse centrale del campo che il Sassuolo con la partenza di Locatelli perde appeal, ed è lungo l’asse centrale che il talento di Fagioli promette di incantare. A che altezza e in quale ruolo lo deciderà poi Dionisi. L’importante è che arrivi lui. Solo lui e nessun altro. Vogliamo soldi e Fagioli.

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