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    Sassuolomania: il risveglio (nel nuovo ruolo) di Thorstvedt. Quattro scontri salvezza attendono i neroverdi dopo la sosta

    Sassuolomania: il risveglio (nel nuovo ruolo) di Thorstvedt. Quattro scontri salvezza attendono i neroverdi dopo la sosta

    • Luca Bedogni
    Dopo Sassuolo-Salernitana (2-2) arriva finalmente la sosta nazionali. Farà bene ai neroverdi, ne sono sicuro. Il primo a saperlo è Dionisi, che non vede l’ora di rimettere in campo l’infortunato Henrique, pedina fondamentale del centrocampo post Frattesi. L’assenza del brasiliano ha difatti coinciso con una serie di 5 partite in cui il Sassuolo ha raccolto solo 3 punti, i 3 pareggini contro Lecce, Bologna e Salernitana. Senza di lui il Sassuolo non è mai riuscito a vincere (compresa la partita di Coppa contro lo Spezia, vinta solamente ai rigori). Boloca stesso, ieri sera in forte ripresa contro i granata, ha avuto una flessione di rendimento in questo periodo, vuoi perché viene sempre impiegato (giustamente), vuoi perché orfano appunto del compagno di reparto titolare. 

    La sosta nazionali deve e sottolineo deve far bene al Sassuolo. Al rientro, i neroverdi dovranno affrontare un novembre-dicembre decisivo per il prosieguo del loro campionato. Da qui al 30 dicembre ci sono 6 partite, 4 delle quali sono scontri diretti con squadre che si devono salvare. La prima sarà l’Empoli, poi dopo il big match con la Roma si dovrà andare a Cagliari, quindi a Udine, infine arriverà il Genoa prima di Milan-Sassuolo.

    Bisogna tornare a vincerne una. Possibilmente, poi, bisogna tenere dietro chi sta dietro e riprendersi la fascia centrale della classifica. Per fare ciò servirà innanzitutto evitare false partenze in stile Sassuolo-Salernitana. Mister e ragazzi ieri sono stati bravi a riacciuffarla, rispetto a Torino si è giocato molto meglio, ma quando si va sotto di 2 gol non capita sempre di rimetterla in piedi. Per questo, urge un corso accelerato di fase difensiva e il recupero mentale di un giocatore come Ruan. Nelle ultime due partite Ferrari è stato fortemente responsabile in tutti e tre i gol subiti. Specialmente contro avversari veloci e fisici, va in grande difficoltà, mentre Ruan potenzialmente può reggere l’urto. 

    La buona notizia di queste ultime due gare è l’exploit di Thorstvedt, che nel nuovo ruolo, cioè da vice-Henrique accanto a Boloca, sembra aver cominciato a carburare. Forse è quel tipo di giocatore che non è né mezzala pura né regista, né trequartista. Sta bene nei due di centrocampo invece, perché può sfruttare questi rimorchi a sorpresa, che sono altra cosa rispetto agli inserimenti devastanti di Frattesi mezzala. Quello gli riesce meno bene al norvegese, ha un passo diverso, va un po’ più piano. Per questo deve arrivare a fari spenti, da uomo in più come nel bel secondo gol contro la Salernitana. E attenzione ai numeri: improvvisamente Thorstvedt si ritrova a essere tra i centrocampisti più prolifici dell’attuale campionato. Togliamo Calhanoglu, che ha segnato 4 gol su rigore, e togliamo anche Bonaventura, sempre a 4, che è più un trequartista nel 4-2-3-1 di Italiano. Thorstvedt con questi 3 gol in 2 partite si trova in compagnia di centrocampisti del calibro di Koopmeiners, Ederson e Luis Alberto. Non male per uno che fino all’altro giorno veniva considerato da tutti un acquisto sbagliato (da me in primis).

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