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Sassuolomania: il figliol prodigo Berardi
Ha segnato nella partita, sin qui, più importante della stagione. La firma di Domenico Berardi sulla vittoria del Sassuolo al Bentegodi è come si suol dire indelebile. Un destro, stranamente, chirurgico a beffare l'ex di turno Agazzi e a dare ai neroverdi un successo dall'importanza capitale.
Non timbrava dal cartellino del 26 gennaio Mimmo: il calcio di rigore realizzato a Livorno, l'ultima partita della prima gestione di Eusebio Di Francesco. La sconfitta per 3-1, allora costò la panchina al pescarese, oggi la sua firma vale oro e rilancia fortemente le ambizioni salvezza.
Che abbia marchiato con il destro il successo di Verona, l'ha ricordato in conferenza stampa il suo 'mentore' Eusebio Di Francesco. "Per chi non lo sapesse anche il suo primo gol da professionista l'aveva messo a segno con il destro", ha rammentato il Difra, attento anche nel sottolineare come il primo gol lo mise a segno il 2 settembre del 2012 contro il Crotone
E il diagonale di giustezza del calabrese, la tredicesima rete stagionale, è arrivata con il destro, per la seconda volta in campionato con il piede 'monco'. L'altro, con il Milan il 12 gennaio quando mise a segno il 3-2 non con il vellutato mancino: da quella sera tanti passaggi a vuoto.