Dopo 43 giorni di astinenza, torna al successo casalingo il Sassuolo di Fulvio Pea, e lo fa contro un avversario scorbutico e affamato di punti vitali come il Livorno di Novellino, alla sua quarta sconfitta di fila. E dire che per i toscani la gara si era messa subito bene, quando già dopo 10 minuti Terranova toccava ingenuamente Dionisi in area: rigore che lo stesso numero 9 amaranto trasformava per il momentaneo vantaggio ospite. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, ma i tentativi di Laverone prima e di Cofie e Masucci poi, sono tutti o imprecisi o stoppati dagli ottimi interventi di Bardi, alla fine indiscusso migliore in campo. La svolta della partita si ha però nei tre minuti della ripresa che vanno dal 62' al 65'. Prima arriva il pareggio di Sansone, che dopo un rimpallo vinto in area punisce Bardi, dopodiché arriva l'ennesima espulsione in casa Livorno, questa volta con Genevier. Il Sassuolo ha ora in mano il match e dopo una clamorosa traversa di Boakye arriva il gol del definitivo 2-1, con un netto rigore trasformato ancora da Sansone (84').

SASSUOLO

L'allenatore del Sassuolo, Fulvio Pea: 'I miei ragazzi mi sorprendono ogni giorno di più, alzano sempre l'asticella e io non posso fa altro che essere ammirato da loro. Ho notato che da tempo gli avversari che ci troviamo davanti ci affrontano con un piglio diverso, non più come si affronta una provinciale immatura, ma come una bella realtà. La classifica non la guardo ancora, sarei stupido se lo facessi ora. Adesso devo infatti preoccuparmi che la mia squadra si alleni al meglio per poter decidere in serenità i 14 da impiegare ogni sabato. Dal 28 di marzo incomincerò a dare un'occhiata alla nostra posizione. Faccio infine i complimenti a Bardi, un grande portiere che io conosco bene perché ho portato all'Inter: è sicuramente già pronto per grandi palcoscenici'.

LIVORNO

L'allenatore del Livorno, Walter Alfredo Novellino: 'La squadra non ha meritato la sconfitta. Abbiamo fatto una prova molto buona, ma subiamo troppe espulsioni, e su queste io non ci posso fare nulla. Forse siamo perseguitati, non so, ma certamente non c'è uniformità di giudizio in certi episodi: anche Cofie andava espulso. Sono stufo di questa situazione, i miei ragazzi non riescono a finire una partita in undici. E' certamente una questione di testa e non di tattica. Brescia decisiva? Non credo proprio, anche perché io vado avanti per la mia strada e facendo al meglio il mio lavoro. La squadra mi segue e oggi anche il presidente Spinelli, se fosse stato qui a Modena, avrebbe potuto constatarlo'.