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    Sassuolo, Iachini: 'Politano distratto dal mercato, Berardi non ha rifiutato la Juve'

    Sassuolo, Iachini: 'Politano distratto dal mercato, Berardi non ha rifiutato la Juve'

    L'allenatore del Sassuolo, Beppe Iachini ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport alla vigilia della trasferta allo Juventus Stadium: "A Politano il tourbillon di mercato non ha fatto bene, ma se ci è entrato è perché stava facendo bene. E comunque, pur non cercando alibi, le dico che mercoledì sera ho tirato un bel sospiro di sollievo. Politano sa che il Sassuolo aveva aperto a una trattativa, ma che non poteva indebolirsi. E sa anche che fare bene nel Sassuolo d’ora in poi significherà poter essere di nuovo, fra poco, un uomo mercato". 

    "Berardi non ha rifiutato la Juve: ha scelto di essere protagonista nel Sassuolo. E per un motivo o per l’altro l'ha affrontata poche volte: ha le qualità per fare una grande partita, deve solo capire che può essere sempre la volta buona. Berardi doveva lavorare su qualche problema fisico e sui movimenti offensivi: per entrare in area più convinto, per lavorare e gestire la palla con più lucidità e meno errori, sia per rifinire che per concludere. Come gli dico sempre: un conto è tirare – puoi farlo anche a occhi chiusi – e un conto è calciare. Calci? Vuol dire che miri, piazzi, rendi meno bravo il portiere. Perché in Italia sono quasi tutti bravissimi". 

    "Babacar mi piace: ha un potenziale da esprimere e a Sassuolo sarà meno chiuso che a Firenze. È una prima punta vera: per ora andiamo avanti così, ma non escludo di potergli mettere vicino un’altra punta – Matri, Ragusa, lo stesso Politano – e magari un trequartista alle spalle: Missiroli alla Cristante, o Berardi". 

    "La Juve insegne che poter cambiare pelle, anche nella stessa partita, può valere per portarla a casa quanto avere un’identità tattica più precisa e giocare a memoria come fa il Napoli. Che è più bello, sì. Però la Juve è lì anche se non al top del suo rendimento: e quando lo sarà? La vedo leggermente favorita per lo scudetto: il giorno che avrà tutti disponibili, se le servirà potrà cambiare di più mantenendo la stessa qualità. La sosta ha restituito squadre diverse, gli unici a rimetterci sono stati gli allenatori: se tieni un’auto ai box per una settimana, ti serve più di una settimana di Mugello per correre un G.P. Comunque sono passate quasi tre settimane dalla ripresa: sarà di nuovo Juve. Serve la partita perfetta nelle due fasi. E se li aspettiamo, abbiamo già perso; se ce la giochiamo, abbiamo qualche chance in più di dargli fastidio". 

    "Allegri è un allenatore pratico, che ammette il peso di aver allenato Milan e Juve e che sa farsi dare risposte dalla squadra. La sua Juve lavora tutti i palloni, fa un possesso che ti aggira e il capolavoro è stato mettere insieme Dybala, Higuain che torna nella sua metà campo e Mandzukic che fa il quinto difensore. Qualità singole esaltate e mentalità da “provinciale”: se ci riesci, è la bomba che ti fa esplodere la squadra. Quando sono arrivato, il Sassuolo era ai margini della zona pericolosa e ho trovato un po’ di sconforto. Dissi quello che ripeto oggi: bisogna pensare una partita alla volta, ma guardare sempre avanti. Anche quando si guarda la classifica". 

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