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    Sassuolo, Caputo: 'Contrario ai 5 cambi, io mi arrabbio se devo uscire!'

    Sassuolo, Caputo: 'Contrario ai 5 cambi, io mi arrabbio se devo uscire!'

    Il suo cartello aveva fatto il giro d'Italia: "Andrà tutto bene, restate a casa" aveva scritto Ciccio Caputo lo scorso 9 marzo, giorno di Sassuolo-Brescia. Fu l'ultima gara della nostra Serie A, e ora che il pallone si prepara a tornare protagonista, l'attaccante neroverde spiega alla Gazzetta dello Sport: "Più assordante il tifo a San Siro o il silenzio al Mapei? Il silenzio. Era surreale, non mi era mai capitata una cosa del genere. Sembrava un’amichevole, anzi un allenamento. Non è facile giocare in quella atmosfera".

    SULLE DIFFERENZE - "Le parole. Senti quelle degli avversari, anche del loro allenatore. E naturalmente vale il contrario. A porte chiuse devi fare uno sforzo maggiore per concentrarti sulla partita: il pubblico ti aiuta a calarti nella sfida con la testa giusta. E un boato, un brusio, un’improvvisa reazione della gente possono pure essere preziose aggiungendo qualcosa alla tua visione della partita. Anche i punti di riferimento nello stadio di casa sono leggermente diversi se non ci sono i tifosi: è proprio un’altra cosa".

    SULLE 5 SOSTITUZIONI - "Sono contrario, ma capisco che possano essere utili per prevenire gli infortuni. Uno stop di una certa gravità ti farebbe chiudere la stagione, quindi bisogna stare attenti. Secondo me il vero pericolo è il caldo, ma ce la faremo con gli allenamenti giusti, il recupero giusto, l’alimentazione giusta, la vita giusta. Però io continuerò ad arrabbiarmi anche se dovrò uscire a due minuti dalla fine...".

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