Sarri vuol 'parlare solo di calcio': ma se il mani di Mertens fosse di Chiellini?
Per carità, mister, da questo punto di vista non si può proprio lamentare, perché a lei e alla sua squadra di complimenti e peana ne sono piovuti a pioggia per tutti i 4 mesi e mezzo del girone d'andata. Gliene tributarono pure quando subiste in casa la prima e unica sconfitta in campionato con la Juventus (che caso!) e financo quando Manchester City e Shakhtar vi eliminarono dalla Champions. Pensi un po', al suo collega Allegri, dopo aver conquistato 3 scudetti e 3 Coppe Italia di fila, stanno ancora a rimproverare le finali perse a Berlino e Cardiff - e sottolineo "finali"- , con lei, invece, si complimentano per aver dato - secondo certa stampa - una lezione a Guardiola. Paradossale, anzi oserei quasi dire da fantascienza, eppure nel calcio italiano assistiamo pure a questo.
Per caso - e sottolineo "caso" - qualcuno venerdì scorso si è permesso di uscire dal coro e farle notare che c'era un rigore netto a favore del Crotone per plateale intervento di braccio di Mertens, e lei si è impermalosito: prima, con un'arrampicata sui vetri degna del miglior Spiderman, ha provato a confutare ogni possibile illazione ("la palla rimbalza prima sul petto", ma non è cosi') poi, vista l'insistenza, si è seccato: "Parliamo di calcio".
Tradotto: non sono gli errori arbitrali a far vincere una squadra, ma la sua forza, la sua bravura. Eggià caro Sarri, dovrebbe sempre essere cosi, a Torino lo sostengono da decenni, eppure non c'e' stato un campionato vinto dalla Juventus esente da polemiche. C'e' chi dal '98 campa sull'episodio Ronaldo-Iuliano, per non parlare di Turone e del rigore (netto, come venerdi scorso a Crotone) di Catanzaro.
Lo spieghi ai suoi tifosi, così come al suo presidente; quello che alla finale di Supercoppa a Pechino non mandò per protesta la squadra alla cerimonia di premiazione; e sempre quello che dopo un Napoli-Juve (ovviamente perso) chiese sanzioni nei confronti degli arbitri.
A Crotone il Napoli ha vinto 1-0, dopo aver tirato 23 volte verso la porta calabrese, delle quali 7 in porta (contro 3) e gestito il pallone per il 72% della gara. Supremazia evidente, la vittoria una conseguenza. Sarri vorrebbe parlare solo di questo. Lui che, anche quando vince, si attacca a fusi orari, zolle, meteo e illuminazione del campo. Lui che contesta ogni episodio di campo a suo sfavore. Se a Crotone, al posto di Mertens ci fosse stato Chiellini, in una gara vinta magari dalla Juve con un solo gol di scarto, ora staremmo sicuramente ad ascoltare le sue giaculatorie. E invece mister Sarri oggi desidera "parlare di calcio", e solo di quello. Silenzio, non disturbare
E l'ermafrodita VAR? Ah già, a Crotone la controllava Doveri, quello dei disastri in Udinese-Juve e che adesso arbitrerà il derby della mole in Coppa Italia.
Auguri...