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    Sarri: "Giuntoli vincerà anche alla Juventus. Mi rivedo in Thiago Motta? Film diversi"

    Sarri: "Giuntoli vincerà anche alla Juventus. Mi rivedo in Thiago Motta? Film diversi"

    • Redazione CM
    Maurizio Sarri si racconta fra passato, presente e futuro. L'allenatore ex Lazio, Juventus, Chelsea, Napoli ed Empoli ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Allegri sostiene che il calcio è semplice, invece Spalletti dice che bisogna smetterla di dirlo. Io con chi sto? Come diceva Johan Cruijff, non Maurizio Sarri, il calcio sarebbe semplice, ma far giocare un calcio semplice a una squadra è la cosa più difficile del mondo. Si impara da tutti, soprattutto da chi si conosce meno. Il Mantova di Possanzini mi impressiona per come esce da dietro con la palla e per il palleggio, mi piacerebbe andare a vedere i suoi allenamenti". 

    ITALIA - "Sono contento per la vittoria dell'Italia di Spalletti contro la Francia, forse è iniziato un ciclo nuovo. Probabilmente all'Europeo siamo arrivati scarichi, chi fa calcio lo sa: è colpa di tutti e di nessuno. Bello vedere Buffon in Nazionale: alla Juve mi aiutò tantissimo". 

    THIAGO MOTTA - "Mi rivedo in lui? Sono film diversi. Quando sono arrivato io, alla Juventus non c'erano i presupposti per una rivoluzione culturale. In questo momento, invece, penso ci siano. Siamo all'inizio, ma a sprazzi si vede la volontà di Motta di fare qualcosa di diverso. La prima impressione è che l'Inter sia ancora favorita per lo Scudetto, ma aspetto l'evoluzione di tante squadre. C'è da vedere la Juve di Motta. E pure il Napoli di Conte". 

    GIUNTOLI - "Cristiano Ronaldo con me ha fatto la sua migliore stagione realizzativa in Italia: 37 gol tra campionato e coppe. Con Giuntoli abbiamo fatto grandi cose nei 3 anni a Napoli. Il top sarebbe avere i due Cristiano contemporaneamente. Giuntoli riporterà la Juventus a vincere lo Scudetto? Ci riuscirà sicuramente, non so in che tempi. Ma vincerà anche con la Juve. È un direttore che capisce velocemente idee e caratteristiche dei giocatori ideali per il suo allenatore. E poi ha un coraggio immenso, che trasmette a squadra e staff. Per la stima che ho di Cristiano, sono certo che avrà avuto le sue ragioni per dare una svolta così secca". 

    SCUDETTO - "Non vivo molto di ricordi, conservo la copia del trofeo nella stanza con maglie e gagliardetti della carriera e di tutte le categorie. Non mi fermo a guardare lo scudetto, ci passo. Caratterialmente la vittoria mi mette imbarazzo, mi disse una cosa analoga anche Buffon una volta. Il titolo con la Juve il punto più alto? La gente pensa che la vittoria sia tutto. Per me è importante, ma il viaggio lo è di più. E ho fatto viaggi stupendi senza trionfare". 

    SZCZESNY E RABIOT - "La scelta di Tek mi ha colpito. Adrien non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale, in allenamento era super. Se è arrivato a settembre senza club, non è perché nessuno lo vuole: starà aspettando lui". 

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