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  • Sarri: "Che sofferenza alla Juventus, con tanto di discussioni in famiglia. Su Orsato e lo Scudetto perso in hotel..."

    Sarri: "Che sofferenza alla Juventus, con tanto di discussioni in famiglia. Su Orsato e lo Scudetto perso in hotel..."

    Maurizio Sarri parla al Corriere della Sera, descrivendo il suo momento attuale e ripercorrendo gli ultimi anni della sua lunga carriera, con qualche recriminazione: "Offerte? Non da club italiani, purtroppo. E sinceramente un po’ mi spiace, c’erano panchine libere in squadre che immaginavo potessero fare per me. Non sono stato interpellato neanche per una chiacchierata. Sono i presidenti a decidere, ci mancherebbe. Ma meritavo di essere ascoltato almeno un quarto d’ora".

    LO SCUDETTO PERSO IN ALBERGO - "Si può ridere finché si vuole, ma andò così. Ci fu un errore clamoroso, poi anche riconosciuto, di uno degli arbitri migliori, Orsato, in Inter-Juventus. Noi eravamo in ritiro in albergo: uscii dalla mia stanza incazzato nero, volevo spaccare tutto, ma dovevo tirare su di morale i ragazzi. Li vidi seduti sulle scale dell’hotel, piangevano. Era già troppo tardi: noi perdemmo con la Fiorentina e lo scudetto andò alla Juve".

    L'ESPERIENZA ALLA JUVE - "Fu un percorso di grande sofferenza, con tanto di discussioni in famiglia. Diciamo che da tifoso del Napoli ho fatto fatica. Non avrei dovuto lasciare il Chelsea, ecco".

    LASCIARE Il CHELSEA IL RIMPIANTO PIU' GRANDE - "Non c’è dubbio. C’erano buone basi per restare, ho commesso un grosso errore. Abbiamo vinto l’Europa League, il progetto era grande ma volevo tornare in Italia, purtroppo".

    SU DE LAURENTIIS - "Le storie più belle del calcio sono quelle in cui non si è vinto. Con De Laurentiis ho avuto un rapporto non sempre facile, ma lo ringrazierò sempre per avermi dato la possibilità di allenare la squadra per cui tifavo da bambino. Comprerò casa a Napoli".

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