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    Saponara: 'Quante lacrime per il Milan'

    Saponara: 'Quante lacrime per il Milan'

    Al Milan ha indossato la maglia numero 8. Per poche partite, sia con Allegri, che con Seedorf che con Inzaghi. Tornato ad Empoli, piazza in cui si è fatto notare al grande calcio, ha deciso di ripartire dalla numero 5. Tagliando con il passato. Riccardo Saponara, trequartista empolese, è l'uomo in più della squadra di Giampaolo e, il prossimo anno, è destinato a lasciare il club toscano per qualcosa di più grande. All'esterno o in Italia è da definire, ma Saponara è destinato a fare il salto di qualità. E il primo ad esserne convinto è proprio lui: "Sono nato per il calcio e per diventare un campione" le sue parole a la Gazzetta dello Sport

    LACRIME ROSSONERE - C'è spazio, tra le sue parole, anche per il Milan, squadra del cuore in cui non si è riuscito ad imporre: "Il destino? Se quando ero al Milan non mi fossi infortunato al ginocchio non sarei tornato a casa a fare la riabilitazione, non avrei visto per 3-4 sere di fila Giulia che è di Forlì come me, alla quinta non avrei preso coraggio per andarci a chiacchierare in un bar e oggi non staremmo insieme. Era destino che al Milan andasse così? Non so, ma era uno step necessario della mia carriera e non rinnego neanche una lacrima di quelle che versai. Mi aveva preso la squadra per cui tifavo sin da bambino: altro che lacrime sprecate, fra le più sentite della mia vita". 

    AMICIZA CON TONELLI - In Toscana non solo ha ritrovato il campo, ma anche un amico come Tonelli: "Amico è quello che quando rientri ad Empoli ti dice: 'Vieni da me, non andare in albergo' e poi ti viene la varicella e lui finché non guarisci va da sua mamma a Firenze per lasciarti a casa. Lui è Tonelli". 

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