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    Saponara: 'Milan, avevo solo bisogno di giocare'

    Saponara: 'Milan, avevo solo bisogno di giocare'

    Riccardo Saponara è l'uomo del momento: trascinatore del suo Empoli, ora Ricky punta alla Nazionale e La Gazzetta dello Sport gli ha dedicato una bella intervista. Ecco i principali argomenti trattati dal trequrtista classe '90:

    SULL'IMPEGNO IN CAMPO - "Sono un ragazzo che ha una passione e la coltiva. Non merito l'immagine classica del calciatore superficiale, sono maniacale. Io so che raggiungere i miei obiettivi mi realizzerà. Voglio talmente tanto il successo da essere disposto a fare molti più sacrifici del normale. Se avessi un'altra vita, la vorrei ancora così. Come me Rugani: lui iniziava l'allenamento sudato, aveva già fatto un paio d’ore da solo".

    SUL MILAN - "Fallimento? Mi serviva tempo, mi serviva giocare. La gente non sa che è difficile dimostrare tutto in pochi minuti. Le critiche dei tifosi rossoneri per la mia cessione aumentano il mio rammarico. Da tifoso e sognatore milanista volevo fare bene, ma ero come impotente. Mi aveva voluto Allegri, senza di lui è stato più complicato".

    SUL NAPOLI - "Il Napoli è stata l'unica possibile operazione di calciomercato della mia estate. L'Empoli ha rifiutato e io non ho dovuto decidere. Sarebbe stato difficile rifiutare. A Empoli sto benissimo ma Napoli è una piazza grandiosa. Finirà tra le prime tre".

    SUL FUTURO - "Italia o estero, conta il progetto migliore. Mi piacerebbe solo terminare la stagione qui. Io voglio superare i 10 gol ma a dire la verità punto a 15, anche per ringraziare l'Empoli. Mi hanno dato fiducia quando giocavo male, malissimo".

    SULLA NAZIONALE - "Sì, mi sento cresciuto. Penso di essere pronto e non nego di sperare in una chiamata, questa volta o la prossima".

    SUI SUOI MODELLI - "Somiglio pochissimo a Soriano e Zidane. Kakà come movenze è il più vicino, però lui resta un alieno".

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