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    Saponara, messaggio della Juve a Corsi

    Saponara, messaggio della Juve a Corsi

    • Gianluca Minchiotti
    Parlare a nuora, perché suocera intenda. Possono essere interpretate così le parole pronunciate ieri da Beppe Marotta, ad della Juventus, nei riguardi di Riccardo Saponara, gioiello dell'Empoli nel mirino dei bianconeri: "Saponara è un ottimo giocatore, ma il peso di maglie come quella della Juventus è importante. Saponara potrà essere all’altezza di un grande club ma il Milan due anni fa decise di ridarlo in provincia: la maturazione di un giovane è un aspetto molto importante anche se ritengo Saponara un patrimonio del calcio italiano".

    Se la 'nuora' è Saponara, la 'suocera' non può che essere la dirigenza dell'Empoli, in particolare il presidente Fabrizio Corsi, del quale, sempre ieri, il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha detto: "Corsi è molto intelligente e furbo. Alla furbizia si può dare seguito in caso di necessità, ma all'intelligenza bisogna sempre aprire la porta. Forzare la mano per Tonelli non serviva. Durante il mercato si può pure tradire il proprio credo, fatto di stragiovinezza e qualità. Il gioco si fa sempre più duro e ci si logora anzitempo, è bene tenere la mano stretta. E' un po' come partecipare all'asta, non bisogna farsi prendere dal gioco forza del rialzo".

    Un osso duro, dunque, Corsi. Trattare con lui non è facile. Bisogna usare forza e diplomazia. Oltre che avere i soldi, naturalmente. Marotta questo lo sa e, da vecchia volpe del mercato, per Saponara sta imbastendo una trattativa ad ampio respiro, nella quale rientrano anche 'messaggi' come quello di ieri. L'Empoli chiede venti milioni per il classe 1991 di Forlì? A distanza, Marotta, fa sapere che sono troppi: la Juve ne vuole spendere al massimo 15, magari inserendo qualche contropartita tecnica. Perché Saponara sta facendo benissimo in provincia, ma la maglia della Juve (come quella del Milan) è un'altra cosa...  

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