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Santos, Falcao si dimette dopo le accuse di molestie sessuali
L'ADDIO - L’ex Roma è stato denunciato per molestie sessuali da una receptionist del residence in cui il prossimo 70enne viveva nella città di Santos. Oggi una sorta di ds della società che fu di Pelé, Falcao ha motivato la scelta anzitutto come reazione alle tante critiche dei tifosi per il suo operato. La comunicazione della decisione è arrivata con un post sui suoi canali social: "Nel rispetto dei tifosi del Santos Football Club, per le recenti proteste di fronte alle prestazioni della squadra in campo, ho deciso di lasciare la carica di coordinatore sportivo in questa data. Il mio sentimento è innanzitutto difendere l'immagine dell'istituzione. In merito all'accusa fatta questo venerdì, ricevuta con sorpresa dai media, affermo che i fatti non sono mai avvenuti".
LA VICENDA - L’accusa è stata portata da Pâmela Marques, avvocato della 26enne addetta alla reception del residence. Il legale ha parlato di palpeggiamenti di Falcao alle parti intime della sua assistita avvenuti in un paio di occasioni. Secondo l’avvocato, la sua cliente era seduta alla reception quando l'ex giocatore avrebbe invaso lo spazio riservato agli addetti ai lavori e l'avrebbe palpeggiata davanti anche ad un altro collega che dunque avrebbe visto tutta la scena.
CAMPO - Si tratta di un momento difficile anche per l’attuale club di Falcao, il Santos. Eliminato dal Campionato Paulista, dalla Coppa del Brasile e dalla Coppa Sudamericana, la storica squadra di San Paolo è quindicesima nel massimo campionato, in piena zona retrocessione. E sul banco degli imputati ci è finito anche l’ottavo re di Roma. Lo stesso Falcao qualche giorno fa aveva parlato (e chiuso le porte al suo ex club) dell’affare Marcos Leonardo, giovane stellina del Santos che interessa a tanti club in Europa.