Il discorso è sempre lo stesso. I matrimoni si fanno in due. Concetto banale, ma giusto. Vale per Donadel, così come per Mario Alberto Santana. Uno che a fine stagione lascerà la Fiorentina. Inutile restare dove non ti vogliono. Questione di scelte (legittime) e di rinnovamento. Le parole dell'esterno sono come una sentenza: 'Io voglio rimanere a Firenze. Quello che conta di più è la famiglia, e qua mia moglie ed i miei figli vivono alla grande'. Mano tesa, dunque. Il problema è la controparte. La società che, racconta Mario, 'ancora non si è fatta sentire'. Più chiaro di così. Se accordo doveva essere, sarebbe già tutto scritto. Invece no. I segnali sono chiari. Da tempo. La Fiorentina vuol cambiare, e parte dai giocatori in scadenza di contratto. Ciao Donadel, ciao Santana, con Comotto si vedrà.

L'argentino, che quest'anno ha finalmente trovato continuità e qualità, chiarisce: 'Questione di soldi? Di durata, soprattutto. Ho 30 anni e la prossima sarà l'ultima firma importante della mia carriera'. Eppure Andrea Della Valle ha parlato di offerte significative, ma lontane dalle richieste dei calciatori. Santana sussulta ('Io non ne so niente') e dribbla: 'Queste cose le conosce il mio procuratore, a me interessa il campo'. E' proprio tornato in forma. Finta di corpo e via, avversari sul posto. Ma la sostanza resta comunque. Se ne andrà, e ormai l'ha capito anche lui. Napoli e Roma lo seguono, però è in Spagna che lo aspettano a braccia aperte. Atletico Madrid, ma non solo.

(La Repubblica - Edizione Firenze)