Filiberto Signorello
![Sanremo 2025, Alex Wyse a CM: "Ho vinto un Fantacalcio senzai mai mettere la formazione"](https://cdn.calciomercato.com/images/2025-02/alex.wyse.sanremo.20251.1500x1002.jpg)
Sanremo 2025, Alex Wyse a CM: "Ho vinto un Fantacalcio senzai mai mettere la formazione"
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Da dove nasce la passione per il Milan?
"Sono cresciuto in una famiglia juventina, poi, forse per evidenziare il mio lato un po' ribelle ho iniziato a simpatizzare per il Milan. Ai tempi di Pato lo seguivo molto, poi praticandolo ho iniziato a seguirlo meno".
Dove hai giocato?
"A basso livello, sia in Italia che in Inghilterra nel periodo durante il quale ho vissuto lì".
Ruolo?
"Ho iniziato terzino destro ma era un ruolo che non mi piaceva, così nel tempo sono diventato centrocampista centrale e attaccante con caratteristiche da falso nove. Il primo allenatore mi metteva in difesa, ma non era una posizione che mi piaceva: non ho mai amato correre per recuperare il pallone, non avevo voglia di rincorrere l'avversario".
Hai mai pensato di diventare un calciatore?
"Nella mia fase di crescita sì, intorno ai 13/14 anni era uno dei miei più grandi sogni".
A quell'età tutti avevano la propria esultanza, magari imitando l'idolo del momento. Te come festeggiavi i tuoi gol?
"Sono sempre stato un tipo un po' introverso, esultavo senza esultare. Dopo ogni gol tornavo semplicemente dall'altra parte del campo".
Quando eri in Inghilterra seguivi il calcio?
"Mio padre è inglese e tifoso del Liverpool, così io ho iniziato a simpatizzare per... il Manchester City. Sempre per fare una cosa diversa da quella convenzionale".
E lui come l'ha presa?
"Diciamo che odiando il Manchester United non ci è rimasto malissimo. Mi aveva anche comprato una coperta del City, che da tifoso dei Reds è stato un po' un sacrificio".
Come mai hai scelto proprio il Manchester City?
"Nel mio cuore ho sempre avuto il Milan, ma quando Pato è stato a un passo dai Citizens ho iniziato a seguire anche loro".
Era il tuo giocatore preferito?
"Assolutamente sì, il mio gatto nero l'ho chiamato Pato. Ricordo che in quegli anni il Milan aveva anche giocatori come Kakà e Ronaldinho, ma quest'ultimo, per esempio, per i miei gusti faceva dei trick di troppo che non servivano".
Te milanista, tuo padre tifoso del Liverpool: come avete vissuto la finale di Champions 2005?
"Non mi ricordo chi ha vinto alla fine... dopo il primo tempo ho spento la tv. Quella volta è andata bene a lui, due anni dopo abbiamo vinto noi. E poi in bacheca abbiamo più titolo noi no?! Quella è sempre la scusa per ogni cosa".
La prima volta allo stadio?
"Ero a San Siro, mi pare fosse un Milan-Torino. Ero piccolino, insieme a mio padre che veniva a trovarmi in Italia una volta al mese. Quando guardi una partita da casa non ci si rende conto quante persone ci sono in un impianto, ma vivendo una partita dallo stadio ci si rende conto di quante persone seguono il calcio e si entra nella testa delle persone".
Vedendo San Siro oggi quanta voglia c'è di fare un concerto lì dentro?
"Credo sia uno dei sogni più grandi, il gol di tutti i cantanti. Tornarci non da spettatore ma da 'giocatore' sarebbe fantastico".
Fantacalcio o FantaSanremo?
"Quest'anno faccio solo il FantaSanremo, l'anno scorso ho fatto il fantacalcio ma è andata malissimo. Dopo le prime settimane in cui non facevo altro che perdere non ho neanche più messo la formazione. Ma c'è stato un anno in cui ho vinto... senza mai schierare la formazione".
Raccontaci.
"Era l'anno in cui ho fatto Amici. Ho fatto l'asta prima di iniziare la trasmissione, poi una volta entrato lì non potevo usare il telefono e quindi non ho potuto seguire il fantacalcio. La formazione andava in automatico ogni settimana, ma non so come sono riuscito a vincere. Ricordo solo che avevo Lautaro".
Come mai secondo te i reality sulla musica funzionano sempre e nel calcio raccolgono solo flop?
"Forse perché nel calcio ci sono delle basi solidissime, in tanti sono cresciuti vedendo il calcio in un certo modo e non tramite un reality".
Commenti
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Chi non inserisce la formazione non merita nessuna stima.