CLARA 6,5

Cambia ruolo ma il rendimento è lo stesso. Da trapper di Mare Fuori a Sanremo. Arrivata tra i big dopo aver vinto la categoria Giovani, è come il Frosinone che ha conquistato la promozione in Serie A. E ora si gioca all'attacco, senza paura.

SANGIOVANNI 7

E' quel talento italiano che ha fatto l'esperienza all'estero ed è tornato cresciuto, più maturo. Ora è arrivato il salto in un top club ed è come se si giocasse il posto in Nazionale. Si fa sul serio, e lui risponde presente.

FIORELLA MANNOIA 7

Fate spazio, arriva l'esperienza di chi quel palco lo conosce come le proprie tasche. Quinta volta a Sanremo, non sbaglia una giocata e il pubblico applaude. Al 90' si prende la standing ovation dell'Ariston, come Totti e Del Piero al Bernabeu.

LA SAD 4,5

Tante aspettative degli appassionati punk come lo straniero che arriva in Serie A con l'etichetta di nuovo talento. Tutto bello, ma poi c'è il campo. Il palco. Lì, non hanno convinto. Forse non era il brano giusto per loro (tra gli autori anche Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari), mezzo voto in più per aver portato il tema del suicidio al Festival.

IRAMA 7

Terza volta di fila a Sanremo, la tripletta di quel giocatore sottovalutato, che entra dalla panchina e alla fine la butta sempre dentro. Avete presente il record di gol di Muriel da subentrato? Ecco, ci siamo. L'anno scorso è arrivato quarto, in zona Champions. Stavolta punta allo scudetto.

GHALI 6

E' quella partita che vinci senza giocare bene. Al debutto sul palco dell'Ariston si presenza senza il guizzo, 1-0 sofferto e sufficienza strappata con i denti. Massimo risultato col minimo sforzo, a fine stagione una salvezza tranquilla e tutti contenti.

NEGRAMARO 7,5

Partiti da una cantina del Salento come chi cresce nei campetti di periferia, adesso sono dei top player. A quasi vent'anni dalla loro prima volta a Sanremo sono tornati, un restart di chi fa tesoro della stagione negativa per ripartire. Capitan Sangiorgi ha messo la firma sul testo, indicando schemi e movimenti in area. E sul palco ha funzionato tutto.

ANNALISA 8

Il sorriso di chi sa di essere una delle favorite. Nella pole per la vittoria finale c'è anche lei, personalità e leadership a Sanremo. Scende in campo come la big contro una piccola, convinta di fare quattro gol in mezz'ora e prendersi gli applausi del pubblico. Non ci va tanto lontana.

MAHMOOD 5

Senza il partner d'attacco Blanco (vincitori dell'edizione 2022), gioca da prima punto ma il cambio modulo non funziona. Giro palla prevedibile, col ritmo della sua canzone rallenta la scaletta.

DIODATO 7

Nel 2020 ha fatto rumore, quest'anno parte piano ma poi si accende con tanto di coreografia intorno a lui. Fascia da capitano al braccio in un gioco di squadra basato sul possesso palla: così porta a casa la vittoria. E con un new look alla Noel Gallagher.

LOREDANA BERTE' 6,5

Per il vero rock citofonare Bertè. Si emoziona come una debuttante, poi parte la musica e si scatena. E' un personaggio che divide: da sempre, per sempre. O stai con lei o contro. Il pubblico la applaude, i La Sad prendono appunti.

GEOLIER 5,5

Fresco della collaborazione firmata col Napoli, il suo esordio all'Ariston non è proprio una prestazione da numero 10. Ma neanche tutto da buttare. La fantasia c'è, bisogna solo rivedere qualcosa. In molti hanno pensato a un Rocco Hunt 2.0.

ALESSANDRA AMOROSO 5

Neutra come uno 0-0 delle 12.30. L'esibizione non convince, rischia di passare quasi inosservata.

THE KOLORS 7,5

Ultimamente qualsiasi cosa fanno riesce bene. Potrebbero calciare da centrocampo alla Dimarco e state sicuri che il pallone finirebbe in porta. Obiettivo centrato, nella corsa scudetto ci sono anche loro.

ANGELINA MANGO 7

Provate a chiedere ai fratelli Thuram che ne pensano di quell'etichetta "figli di". Qui il discorso è simile, ma Angelina respinge la pressione e diventa l'outsider che sgomitando qua e là prova a fare fuori qualche favorito. Potenzialmente può fare ancora meglio. 

IL VOLO 7

CapolaVOLO. O quasi. Dimenticate quei bravi ragazzi impostati di qualche tempo fa, oggi sono un tridente d'attacco che gioca a testa alta provando il colpo a effetto. In panchina serviva un Guardiola che lasciasse loro un po' di libertà. Et voilà: ora impostano, inventano e rifiniscono.

BIGMAMA 5

Poco da dire sul testo, ma la melodia va per conto suo. Slegata dal resto, lo schema non funziona. Si emoziona e le sue lacrime regalano punti a chi ha puntato su di lei al FantaSanremo, ma per il Festival non basta.

RICCHI E POVERI 6,5

Si presentano impacchettati con tanto di fiocco rosso, ma quando si scartano diventano una sorpresa. In galleria balla anche Amadeus, e chi si aspettava quel giocatore arrivato a fine carriera per sedersi in panchina deve ricredersi.

EMMA 4,5

La canzone non entusiasma, l'interpretazione sembra studiata a tavolino come gli schemi di Sarri che controlla ogni piccolo particolare. Quelli in campo funzionano, sul palco dell'Ariston non è andata benissimo.