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  • Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri

    • Luca Bedogni
    Fiorentina-Juventus è stata una partita notevole dal punto di vista tattico. Allegri, prudente e senza un terzino destro di ruolo, arriva al Franchi rinunciando al modulo 4-3-1-2, poiché intuisce che i pericoli nasceranno sulle catene laterali. Si torna al 3-5-2, con Alex Sandro esterno sinistro e Cuadrado a destra; e se il trio di centrocampo è confermato in blocco (Khedira, Marchisio, Sturaro), Pjanic può accomodarsi in panchina, mentre in difesa rispunta Bonucci. La viola di Sousa, pur opponendo sempre una retroguardia a tre, è più spregiudicata. Gioca in casa. Il portoghese l’ultima volta che ha optato per il 3-4-2-1 contro un 3-5-2, ne ha presi tre (contro la Lazio), eppure non è intenzionato a cambiare la sua idea di calcio preferita. Inoltre torna Valero, l’anima della sua Fiorentina. 

    LA MOSSA DI SOUSA - La novità però è Sanchez schierato non in mezzo al campo, al posto di Vecino o Badelj, bensì da centrale laterale destro. Questa trovata consentirà alla squadra di Sousa molte più soluzioni in fase di palleggio, soprattutto nella fase iniziale dello sviluppo manovra. I toscani cominciano l’azione sempre da quella parte proprio per sfruttare al meglio le doti tecniche del centrocampista arretrato sulla linea dei tre difensori, in una zona del campo difficilmente attaccabile per tempo. Anche quando la manovra viola parte dall’altra parte, la tendenza è quella di muovere il pallone verso Sanchez, sulla destra. In questo modo i due mediani, Vecino e Badelj, possono tranquillamente scaricare il pallone su un terzo regista arretrato e defilato, dal quale poi ricevere nuovamente il pallone, liberi dalle marcature di attaccanti e centrocampisti avversari. Se a questi palleggiatori aggiungete il jolly Valero, che spesso si abbassa tra centrale laterale ed esterno, per offrire un ulteriore punto di appoggio al fraseggio, capirete ben presto perché il problema del centrocampo della Juve non sia tanto il mordente, la cattiveria agonistica, quanto piuttosto qualcosa di strutturale: sono sempre, sempre, sempre in inferiorità numerica. Perché ritardano ad accorciare? Alex Sandro e Cuadrado hanno Chiesa e Olivera, ma Sturaro e Khedira? Un po’ cercheranno di salire su Vecino e Badelj, un po’ dovranno guardarsi alle spalle dove si aggirano pericolosamente Bernardeschi e Valero, fra cui balla un Marchiso in difficoltà. Dybala e Higuain provano invano ad aiutare i propri compagni, ma la circolazione del pallone da parte dei viola è troppo rapida e precisa. Domanda: chi esce su Sanchez? La verità è che chi ci prova, non può non arrivare in ritardo. Allegri lo capirà nel secondo tempo, buttando nella mischia Piaca da esterno alto, proprio a ostacolare il colombiano. Nella prima frazione soprattutto, il giocatore di colore ha saputo eludere il pressing non soltanto a palla bassa, ma anche cercando il lancio diretto su Kalinic per superare la mediana bianconera.

    IL PRIMO GOL DEI VIOLA - E’ quello che è successo sul primo gol, infatti, ed è il caso che analizziamo qui sotto perché a mio avviso è davvero sintomatico. Valero ricevuto il pallone dalla difesa, si è portato da sinistra a destra con un movimento orizzontale. Dalla parte di Sanchez, appunto, ha inizio una serie di scambi nello stretto che fa saltare sistematicamente la pressione juventina. Marchisio, Chiellini, Sturaro, Dybala e Khedira vengono attratti sull’esterno (trequarti avversaria) e presi in mezzo dal palleggio dei viola. In questo fotogramma è possibile apprezzare la posizione di Valero tra centrale laterale (Sanchez) ed esterno (Chiesa). Con Vecino in mezzo, si crea una specie di rombo defilato: superiorità numerica in una zona del campo apparentemente insignificante, ma in realtà strategica.

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri
    A questo punto Valero gioca il pallone a Vecino e si smarca, lasciando lo spazio per un appoggio su Sanchez, l’unica soluzione rimasta al compagno, chiuso dalla morsa bianconera. Si direbbe un ottimo pressing.   

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri
    Il problema è che Sanchez è dotato di un buon calcio, e decide di oltrepassare la mediana avversaria in cerca della testa di Kalinic. Notate Chiesa e Bernardeschi all’altezza del centrocampo.

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri
    Suscitato il pressing, la Fiorentina ha saputo eluderlo alternando il fraseggio nello stretto alla palla lunga, su cui si avventa in primis l’attaccante croato, e sulla prevedibile seconda palla Chiesa e Bernardeschi. Guardate che movimento è costretto a fare Alex Sandro per andare a coprire il buco in mezzo al campo.

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri
    Nel contrasto volante che provocherà qualche protesta da parte juventina, Bernardeschi arriva prima, ma il pallone si impenna.

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri
    Il numero dieci viola, tuttavia, avrà tutto il tempo di stoppare il pallone, perché da una parte Bonucci e Barzagli, rimasti soli dietro, scappano a protezione della porta, dall’altra Marchisio Chiellini e Khedira, benché stiano rientrando ai mille, non fanno in tempo a schierarsi oltre la linea della palla.

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri
    Apparentemente è un due contro due, in realtà Bernardeschi e Kalinic puntano il solo Bonucci e lo infilano a destra, sul lato lasciato scoperto da Chiellini che era uscito in pressione molto alto.

    Sanchez centrale e regista aggiunto: la mossa con cui Sousa sorprende Allegri
    Sull’assist di Bernardeschi, Kalinic ruba quel niente a Bonucci che gli permetterà di arrivare primo sul pallone e trafiggere Buffon.
     

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