San Siro, progetto di restyling entro 3 mesi: Milan e Inter osservano ma rimangono su San Donato e Rozzano
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NON FILTRA OTTIMISMO - A quel che emerge, dopo la mezz'ora abbondante di meeting e dopo un confronto in separata sede tra i due dirigenti, Inter e Milan sono diffidenti nei riguardi del progetto, che vedrebbe la sua presentazione da qui ad oltre tre mesi mentre l'opzione nerazzurra su Rozzano scade alla fine di aprile. La scarsa fiducia è data anche al ritardo triennale da parte di WeBuild della linea M4 a Milano. La volontà, insomma, è quella di andare avanti per le rispettive strade, ognuno nel proprio nuovo impianto. E San Siro rimarrebbe inabitato, con il Comune che a quel punto dovrebbe "piazzarlo" sul mercato.
CI SONO INTERESSATI - "In realtà gli interessi su San Siro ci sono e ci sono sempre stati", ha confessato Sala qualche giorno fa. "Ma sono tutte cose che tengo nel cassetto perché non vorrei arrivare a doverlo vendere a qualcun altro. Noi potremmo arricchire ovviamente anche l'area, oltre allo stadio, perché ci sono diritti volumetrici allegati che sono quelli previsti dal Pgt (piano di governo del territorio), quindi potrebbe essere una soluzione".
LA NOTA DEL COMUNE - "Si è tenuto oggi a Palazzo Marino un incontro tra Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Alessandro Antonello, Amministratore Delegato Corporate FC Internazionale Milano, e Paolo Scaroni, Presidente AC Milan. Scopo dell’incontro è stato la verifica di un piano di fattibilità relativo alla ristrutturazione dello stadio di San Siro. Questo il percorso che si è condiviso di intraprendere.
Webuild S.p.A. collaborerà pro bono, secondo la disponibilità in tal senso già manifestata, con la redazione di uno studio di fattibilità che dovrà essere consegnato in tre mesi; le squadre produrranno linee guida per una possibile ristrutturazione che porti alla disponibilità di uno stadio più moderno ed efficiente. A valle di questo, l’Amministrazione comunale e i team verificheranno la possibilità e le modalità per procedere.
I rappresentanti dei Club hanno ribadito la necessità di una tutela dell’eventuale perdita di disponibilità di capienza dello stadio durante i lavori. Gli interventi dovranno essere quindi compatibili con il calendario delle partite, delle manifestazioni sportive e degli eventi di intrattenimento, al fine di evitare danni economici, ma soprattutto per mantenere un’esperienza coinvolgente, sicura e confortevole per gli spettatori e le spettatrici. Nel progetto andranno considerati sviluppi urbanistici nell’area di San Siro, in particolare per la sua riqualificazione. Questione vincolante, nelle forme da definire, è che lo stadio dovrà diventare di proprietà delle squadre.
Il Sindaco ha preso atto che le squadre continueranno nella esplorazione delle possibilità alternative in essere, con l’auspicio però che il percorso intrapreso su San Siro porti rapidamente a una conclusione soddisfacente per tutti gli attori in campo".