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    Sampmania: troppo tutto

    Sampmania: troppo tutto

    • Lorenzo Montaldo
    Troppo, troppo brutta per essere vera. Troppo sgraziata, troppo fragile, troppo tutto. La Sampdoria vista a Salerno è stata troppo pesante da digerire, e nemmeno voglio farlo. Preferisco dimenticarla il prima possibile, scordarla come un incubo al mattino. Mentre assistevo allo sfacelo dell’Arechi, ripensavo alle parole pre gara di Giampaolo: “Se la Samp fosse quella che ho visto allenarsi da martedì a giovedì, saremmo morti. Solo venerdì e sabato - ha poi aggiunto per smorzare i torni - ho riconosciuto la mia squadra”. Evidentemente era un campanello d’allarme, perché poi nei fatti il Doria a Salerno è morto sul serio. Elettrocardiogramma piatto, nessun segno di vita.

    Quando prendi delle lisciate del genere, la colpa è di tutti. Ritengo però opportuno scindere i piani. Fermandoci all’aspetto puramente ‘di campo’, calciatori e allenatore hanno responsabilità evidenti. La frase sopra citata di Giampaolo mi aveva fatto ghiacciare il sangue nelle vene, probabilmente c’era un motivo per esternarla, un messaggio da lanciare. Le scelte di formazione, benché in parte obbligate dalla penuria numerica di alternative, hanno evidenziato una squadra debole e, soprattutto, in tremenda difficoltà in fase realizzativa. Ecco, questo è forse l’aspetto più importante. Lo ‘0’ alla voce gol segnati, dopo 270 minuti, non è più un caso, a maggior ragione quando assisti ad errori marchiani sotto porta stile commedia di Ridolini. 

    Allargando lo sguardo, non è il caso specifico a spaventare, quanto piuttosto la poca incisività dei giocatori che dovrebbero inserirsi o calciare. Nel primo tempo, la Samp un paio di occasioni le ha anche costruite. Manca la parte finale, e non è poco. Non credo però che una variazione di assetto, o un ritorno alle due punte, possa modificare di molto la cosa. Anche perché in questo momento due attaccanti da affiancare, molto semplicemente, non li hai proprio in rosa. Quagliarella funziona come riserva di Caputo, non gli si può chiedere di reggere un’intera partita, e avanzare Djuricic comporterebbe comunque una diminuzione di imprevedibilità a centrocampo, reparto dove la Samp ha un disperato bisogno di guizzi e fantasia.

    Questo discorso mi permette di slittare dal piano ‘campo’ a quello societario. Sappiamo tutti quante e quali difficoltà stiano affrontando Lanna e Panconi per quadrare i conti. Però è altrettanto evidente che questa squadra, a livello numerico e a livello qualitativo, sia palesemente incompleta. Mancano tasselli in ogni reparto, e pensare di affrontare un campionato senza l’approdo di due-tre pedine, magari cedendo ancora qualcuno, è da pazzi. Vero, Colley? Urge un giocatore in avanti, un centrocampista di qualità (speriamo sia Winks la risposta), e servirebbe anche un esterno in grado di sostituire Leris a destra. Il problema è che riuscire a portare a casa tre innesti del genere è quantomeno complesso, senza soldi da spendere. Per la rovinosa situazione occorre sempre ringraziare la precedente gestione, con tutti i suoi protagonisti, nessuno escluso. Alcuni sono ancora in sella e anzi, lodano l’operato precedente, ma questo è un altro paio di maniche ancora, e rischiamo di non uscirne più.

    Mi sento però di invocare un po’ di equilibrio nei confronti della squadra e dell’allenatore. Non trovo comprensibile la dicotomia e il bipolarismo che ammantano la Samp, uscita neppure una settimana fa dal campo tra cori ‘vi vogliamo così’ e lodi sperticate da parte di addetti ai lavori e social vari. Il Doria è inciampato? Sì, sicuramente sì. Fa arrabbiare? Da morire. Affronterà un cliente scomodo come la Lazio che, oltretutto, ha 48 ore di riposo in più nelle gambe? Sì, ed è un bel problema. Prima di chiedere la testa di Giampaolo e dei calciatori, però, concederei un po’ di credito extra a chi se lo è guadagnato nel tempo. Anche quando è più difficile farlo, soprattutto perché non si può domandare ad un cuoco e ad una brigata di preparare un risotto ai frutti di mare, se in dispensa hai solo bistecche.
     

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