Getty Images
Sampmania: tra mercato e campo, è sempre Inter-Sampdoria
Ecco perchè quando a Genova si sente parlare di Schick, Muriel e/o Torreira possibili obiettivi nerazzurri gli appassionati delle vicende doriane si irrigidiscono. Comprensibile. Regalare o svendere i propri gioielli, vederli partire sull'A7 direzione Milano fa male. Negli ultimi anni è successo spesso. E ora che a Corte Lambruschini si godono una nidiata davvero prolifica per talento e qualità, l'Inter – come tante altre società, va detto – è tornata a bussare alle porte della società di Massimo Ferrero. Ed è pure giusto che da Corso Vittorio Emanuele pensino di tornare a fare shopping dove per rapporto qualità-prezzo si sono trovati meglio. In quello che era il supermercato Sampdoria, ma che ora sembra instradato su una nuova politica aziendale per quanto riguarda le cessioni. Almeno così sembra.
Per questo Inter-Sampdoria non si ferma mai. Quella del mercato è l'ennesima motivazione in una partita che di stimoli già ne garantisce parecchi da sola. La Scala del Calcio, un'avversaria di livello, l'obiettivo di vincere per sfatare un tabù che a San Siro dura da troppo tempo. E la possibilità, perchè no, di 'vendicare' le ingiustizie di mercato degli ultimi anni. Attenzione però: Inter-Samp è anche una vetrina importantissima per quei giocatori in rampa di lancio. Schick ha fatto di tutto per esserci, Torreira non se la perderà per nulla al mondo, insomma, tutti vogliono giocarla. E probabilmente sarà davvero una vetrina. Per Eder, ad esempio, lo è stata: ricordate la punizione-bomba di marzo 2015? Quella Samp però era un discount: usato sicuro di buona qualità, a basso costo. Questa è una gioielleria, e le sue perle sono un investimento sul futuro. Costano, e parecchio, perchè la qualità si paga. E non è neppure detto che i blucerchiati, guidata per mano dal loro maestro Giampaolo e da una nuova dirigenza sulla strada della continuità, vogliano privarsene. Un sacrificio in estate sì, la rivoluzione però no: l'Inter è avvisata. E non solo lei.
@MontaldoLorenzo