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    Sampmania: tra mercato e campo, è sempre Inter-Sampdoria

    Sampmania: tra mercato e campo, è sempre Inter-Sampdoria

    • Lorenzo Montaldo
    Inter-Sampdoria si gioca domani, almeno sul campo. Ma Inter-Sampdoria di fatto dura tutto l'anno. Schermaglie di mercato, intrecci sull'asse Genova-Milano, giocatori di uno e dell'altro club accostati a ripetizione alle due squadre: una situazione che ai tifosi blucerchiati non fa piacere, si percepisce chiaramente. Anche perchè negli ultimi anni gli scambi tra Sampdoria e Inter non hanno mai portato particolare fortuna alla Samp. Ripensando solamente agli ultimi calciatori arrivati dai nerazzurri, ci si rende conto che nessuo di essi è riuscito ad imporsi al Doria: Dodò, Bonazzoli e Ranocchia, tanto per citare i più recenti. Considerando che gli ultimi due a salutare la Samp in ordine cronologico sono stati Eder e Icardi, è evidente come la bilancia penda tutta a favore della società milanese. E poi ci sono anche le modalità a lasciar perplessi: Dodò riscatto obbligato a 5,5 milioni, Icardi ceduto a 12 milioni pagabili in comode rate. Differenti proprietà, differenti situazioni di mercato, vero, ma il contrasto stride eccome.

    Ecco perchè quando a Genova si sente parlare di Schick, Muriel e/o Torreira possibili obiettivi nerazzurri gli appassionati delle vicende doriane si irrigidiscono. Comprensibile. Regalare o svendere i propri gioielli, vederli partire sull'A7 direzione Milano fa male. Negli ultimi anni è successo spesso. E ora che a Corte Lambruschini si godono una nidiata davvero prolifica per talento e qualità, l'Inter – come tante altre società, va detto – è tornata a bussare alle porte della società di Massimo Ferrero. Ed è pure giusto che da Corso Vittorio Emanuele pensino di tornare a fare shopping dove per rapporto qualità-prezzo si sono trovati meglio. In quello che era il supermercato Sampdoria, ma che ora sembra instradato su una nuova politica aziendale per quanto riguarda le cessioni. Almeno così sembra.

    Per questo Inter-Sampdoria non si ferma mai. Quella del mercato è l'ennesima motivazione in una partita che di stimoli già ne garantisce parecchi da sola. La Scala del Calcio, un'avversaria di livello, l'obiettivo di vincere per sfatare un tabù che a San Siro dura da troppo tempo. E la possibilità, perchè no, di 'vendicare' le ingiustizie di mercato degli ultimi anni. Attenzione però: Inter-Samp è anche una vetrina importantissima per quei giocatori in rampa di lancio. Schick ha fatto di tutto per esserci, Torreira non se la perderà per nulla al mondo, insomma, tutti vogliono giocarla. E probabilmente sarà davvero una vetrina. Per Eder, ad esempio, lo è stata: ricordate la punizione-bomba di marzo 2015? Quella Samp però era un discount: usato sicuro di buona qualità, a basso costo. Questa è una gioielleria, e le sue perle sono un investimento sul futuro. Costano, e parecchio, perchè la qualità si paga. E non è neppure detto che i blucerchiati, guidata per mano dal loro maestro Giampaolo e da una nuova dirigenza sulla strada della continuità, vogliano privarsene. Un sacrificio in estate sì, la rivoluzione però no: l'Inter è avvisata. E non solo lei.

    @MontaldoLorenzo

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