Finalmente Samp. Due mesi e dieci giorni dopo l'ultima vittoria contro il Bologna i blucerchiati tornano a vincere. Nel momento di maggiore bisogno il rigore di Pozzi regala una boccata d'aria fresca importante dopo la lunga apnea fatta di sconfitte e scivoloni in classifica. L'imperativo era vincere e finalmente i blucerchiati hanno trovato il modo di scrollarsi di dosso un po' di paura e conquistare tre punti fondamentali per continuare ad inseguire la salvezza.

Poco gioco, come al solito, ma tanta grinta e un pizzico di consapevolezza in più nei propri mezzi: così la Samp ha iniziato a lottare per il quart'ultimo posto con le armi giuste. Vittoria in tre mosse in campo per gli uomini di Cavasin: ritorno al 4-4-2, schema su cui questa squadra è stata costruita per ben due anni di fila, il costante miglioramento di forma di Nicola Pozzi e una ritrovata concretezza difensiva. Tre note positive che fanno ben sperare per l'immediato futuro.

Adesso bisognerà continuare a lavorare su questa strada, concentrati su un solo obiettivo: battere domenica prossima il Brescia, in quella che si annuncia come l'ennesima ultima spiaggia, scontro diretto impossibile da sbagliare. Non ci sarà Poli, straordinario protagonista in campo, con il neo dell'espulsione che rischia di fargli saltare la prossima gara e il derby. Senza di lui la Samp ha un pizzico di paura in più. Il giovane centrocampista da quando la squadra ha iniziato la sua discesa verso l'inferno è stato sempre il migliore in campo, dimostrando non solo una classe innata ma una personalità gigantesca per la sua età.

Senza di lui dovrà ancora una volta salire in cattedra Angelo Palombo, aiutato dai 'senatori' Gastaldello e Pozzi, tra i pochi ad aver capito fin da subito la pericolosità del periodo blucerchiato. Bari rappresenta il nuovo inizio della Samp, che dovrà trovare la forza di vincere almeno due delle prossime quattro partite. Senza questi sei punti la giornata del San Nicola resterebbe l'ennesimo rimpianto di una stagione da dimenticare.