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  • Sampmania: si poteVar fare meglio

    Sampmania: si poteVar fare meglio

    • Lorenzo Montaldo
    Si poteva fare meglio. Anzi, si poteVar. Sotto tutti i punti di vista. Milan-Sampdoria ha due chiavi di lettura. Bisogna scindere gli argomenti, e fare chiarezza da subito. La domanda che si fanno tutti è questa: l'arbitraggio ha penalizzato la Sampdoria? Decisamente sì, perchè l'episodio del rigore non concesso ai blucerchiati sull'1-0 per fallo di mano di Calabria pesa eccome. L'intervento di mano c'era, dalle immagini è evidente. L'opinabile tesi del contatto avvenuto fuori area a mio modesto parere non regge, anche se la terna arbitrale ha sposato questa versione dei fatti. Così come non regge la spiegazione della non volontarietà. La partita sarebbe cambiata, con un tiro dal dischetto per la Sampdoria, è fuori dubbio. E' sorprendente anche che sia servito il Var per annullare un gol a Bonucci in fuorigioco netto, impossibile da non vedere in tempo reale eppure non segnalato dall'assistente.

    Tolto il dente, via il dolore. Liquidato il prima possibile il capitolo arbitraggio – un argomento che, dico la verità, non so mai affrontare – veniamo al campo. Il Milan ha meritato di vincere. I rossoneri hanno probabilmente giocato una delle migliori partite stagionali, di fronte ad una Sampdoria poco concreta e troppo grossolana. Molto positiva la prestazione della squadra di Gattuso, negativa quella degli uomini di Giampaolo che sono stati surclassati sul piano dell'intensità da Suso, Biglia e compagni. Va detto anche che il modo in cui il Milan ha preparato la partita ha indotto i blucerchiati a giocare male. Il terzetto di centrocampo, poco efficace anche nel suo interprete più sfavillante, ossia quel Torreira che non gioca (quasi) mai male, è stato continuamente bypassato dalle folate offensive degli esterni rossoneri. Biglia che si abbassava a ricevere palla per aprire su Suso e Calhanoglu impediva a Linetty e Barreto di riconquistare il possesso, mentre le sventagliate dello spagnolo e del turco-tedesco tagliavano fuori regolarmente Torreira,. In più, sovrapposizioni dei terzini e in particolare di Calabria hanno mandato spesso fuori giri Murru e Bereszynski. La posizione di Biglia ha anche messo in difficoltà Ramirez, avulso dal gioco e impossibilitato a servire le punte. Se l'uruguaiano non riesce a innescare Zapata e Quagliarella, per la Samp sono dolori. Il Doria ha bisogno di toccare qualcosa anche davanti: Zapata fatica, probabilmente ha bisogno di rifiatare per tornare il magnifico giocatore di inizio stagione, e se Quagliarella cala leggermente il suo rendimento, la manovra di Giampaolo perde il 70% della sua pericolosità. Ci penserà il mister, in settimana quasi sicuramente l'allenatore di Giulianova studierà qualcosa per ovviare a un problema evidente.

    La conclusione di questo Sampamania potrebbe essere impopolare. Non credo si possa parlare, come ho letto, di 'prova di maturità fallita'. Non sono queste le partite che la Samp è chiamata a vincere a tutti i costi. Ovviamente Milan-Samp era uno spareggio per l'Europa, lo dice la classifica. Ma perdere a San Siro, contro una squadra che sta vivendo il suo miglior momento stagionale, è un risultato che si può accettare e comprendere. Specialmente dopo aver raccolto 11 punti dal doppio confronto con la Roma e dagli impegni casalinghi con Fiorentina, Torino e Verona. I veri test, se mai, saranno i prossimi. Udinese, Atalanta e Crotone corrisponderanno alla prima, alla seconda e alla terza prova di maturità. Per il voto aspettiamo Samp-Inter, lì si capirà realmente che cos'è la Samp. E pure dove può arrivare.

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