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  • Sampmania: sembrava di stare nel Sahara

    Sampmania: sembrava di stare nel Sahara

    • Lorenzo Montaldo
    La Sampdoria di ieri mi ha lasciato un amaro in bocca terribile. Come si può essere contemporaneamente tanto belli e tanto brutti? Sampdoria-Modena sono state due partite in una, e vi assicuro che fare le pagelle è stato davvero complicato. Ai giocatori della prima Samp avrei dato almeno 7 a tutti, a quelli della seconda Samp non sarei salito sopra al 5. 

    A memoria difficilmente ricordo un' 'escursione termica' del genere. Ieri a Marassi sembrava di stare nel Sahara, 50° di giorno e zero in piena notte. Siamo passati nel giro di un quarto d'ora dal caldo torrido al freddo assoluto, con un ribaltone inspiegabile. Abbiamo virato dai 5 tiri in porta nella prima frazione, dai 31 contrasti vinti contro i 22 avversari, dai due gol e un palo, con possesso palla del 52%, al 43% di gestione della sfera del secondo tempo, ai 7 tiri subiti e 3 fatti, e alla  pressione costante e martellante del Modena in ogni zona del campo.

    Come lo spieghi un crollo verticale del genere? La condizione media dei giocatori titolari nell'undici di partenza di certo non aiuta: Piccini era appena arrivato (ed è uscito acciaccato, tanto per cambiare), Kasami rientrava da un infortunio, idem Esposito, e Alvarez non giocava da maggio. Di sicuro Pirlo qualche responsabilità ce l'ha, negarlo non sarebbe corretto. La fase difensiva traballante e insicura della ripresa è un campanello d'allarme, sebbene i due gol siano arrivati da inciampi individuali difficilmente allenabili: il braccio largo di Piccini e soprattutto l'inconcepibile pestone di Stojanovic sono regaloni agli avversari. E per fortuna hanno annullato un gol agli ospiti, altrimenti staremmo parlando di un'altra giornata.

    Sento imputare al tecnico anche dei cambi tardivi, su questo aspetto non sono molto d'accordo. La panchina offriva poco e niente: Darboe, atterrato l'altro ieri a Genova e reduce da un crociato, da nuovi problemi fisici e da un'ultima partita giocata quasi due mesi fa, e il diciottenne Ntanda. La punta in particolare, secondo la narrazione dominante, avrebbe dovuto sostituire Alvarez a fine primo tempo. Non credo avrebbe impattato così tanto sull'andamento del match. Piccolo inciso, io sono un grande estimatore di Ntanda: penso meriterebbe una chance concreta, ma da lì a ritenere seriamente che un classe 2005 possa ribaltare il peso specifico di una partita, ce ne passa. 

    Poi, leggendo le alternative sedute dietro al mister, immagino ci si renda conto da soli che se Pirlo fa i cambi il più tardi possibile, pur vedendo una squadra a corto di benzina, un motivo c'è: Conti, Alesi, Pozzato e Leoni (giovanissimi), Tantalocchi e Ravaglia (portieri) poi Barreca, Girelli, Ricci, Stojanovic. I cambi saranno arrivati tardi, non discuto, ma così a sensazione direi che una spiegazione forse si riesce a trovare abbastanza facilmente.

    Tutto questo non diminuisce nemmeno di un millesimo l'incavolatura post gara. Sono tornato a casa imbestialito, perché ad un certo punto ho guardato la classifica in tempo reale (sì, lo ammetto) e ho visto la Samp a 7 punti dalla zona playout, in attesa di Ascoli-Sudtirol di oggi, e a -3 dal Brescia ultimo nei playoff. Quindi sì, i due punti con il Modena sono punti buttati, gli ennesimi in questa stagione strana. Una stagione che già di suo è come il Sahara: sono mesi che passiamo dai 50 gradi e dall'esaltazione più sfrenata, al gelo della notte e alla disperazione. Ma un bel clima temperato e costante, come a Tenerife per dire, no? 

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