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    Sampmania: alle 17.30 di domenica ero disperato

    Sampmania: alle 17.30 di domenica ero disperato

    • Lorenzo Montaldo
    Non è il momento di fare gli schizzinosi. Non è il momento di arricciare il naso, perché ad un certo punto ieri la partita del Tombolato aveva assunto contorni letteralmente da incubo. Cittadella-Sampdoria stava per trasformarsi in uno psicodramma. Eravamo lì, ad un passo dal baratro, e ad un certo punto dopo il gol di Pandolfi abbiamo visto spalancarsi davanti un crepaccio terrificante. Alle 17.30 ci trovavamo ad un punto dai playout, a tre dalla retrocessione diretta, e io ero disperato. Altro che playoff, altro che guardare a quelle davanti. Non scherziamo.

    La Sampdoria ha giocato male una gara brutta per sua natura, anche perché si fronteggiavano le due squadre più fallose della Serie B: 354 fischi contro per il 'Citta', 346 per la Samp. In effetti, la sfida non ha tradito le attese: Fourneau ha messo il fischietto in bocca 38 volte - quasi record di giornata se si esclude Sudtirol-Cosenza con 40 - decretando praticamente un'interruzione ogni 2 minuti e mezzo. Ciò ha causato ovviamente un'elevata percentuale di errore. Dei 345 passaggi tentati, soltanto 220 sono andati a buon fine, il 64%. Pochissimi. Si sapeva che la squadra di Gorini avrebbe messo la partita su questo terreno. E la Samp si è ritrovata pienamente avviluppata in questo pantano da subito.

    Il primo tempo di Cittadella-Sampdoria è stato tremendo: nessun tiro in porta, nessuna occasione, soltanto palle sporche e densità. Nella ripresa, su una pedata lunga in avanti, senza alcuna aspirazione, ecco la catastrofe. Ghilardi si lascia scavalcare e rincorre Pandolfi al rallentatore, Stankovic si inchioda a metà strada, e la frittata è servita: Cittadella 1 - Sampdoria 0. In quel preciso momento, sono certo che tutti i tifosi blucerchiati abbiano avuto lo stesso identico pensiero: "Ci risiamo". Sono emersi i soliti, vecchi fantasmi, quelli che ci perseguitano da due o tre anni. 

    Alle 17.30, quando il Doria ha rischiato di prendere il secondo gol su tiro a giro di Pandolfi, dopo il doppio tacco di Pittarello e Salvi, ho temuto il peggio. Il rischio imbarcata era dietro l'angolo ma per una volta. A quel punto, però, è successo l'impensabile, qualcosa a cui non ero più abituato: gli episodi hanno girato a nostro favore. Il gran pallone lavorato da De Luca per Giordano (insieme a Depaoli, il più coraggioso della Samp) ci ha ridato una fievole fiammella di fiducia . Il pensiero unanime era sempre "Adesso ci fanno il secondo", ma in fondo in fondo la speranza di prendere un punticino si era accesa. Vincere era fuori questione.

    Dopo la zuccata di Ghilardi, abbiamo iniziato a pensare ad ogni eventualità: uno sbarco alieno, Kasami che tira una sassata, prende la traversa e infila Stankovic con il rimbalzo, Benedetti che dà di matto, inizia a giocare con il Cittadella, prende palla a centrocampo e torna indietro verso la porta della Samp per infilare il 2-2. Poteva succedere qualunque cosa. Invece per una volta l'abbiamo sfangata. Oddio, non sono ancora riuscito a capacitarmene per davvero: temo, a distanza di diciotto ore dalla partita, una chiamata del Var, un intervento della Lega che non omolga il risultato, qualcosa del genere. Dite che no, ormai è finita? Non mi fido. Comunque, questi tre punti me li marco tutti. Ah, faccio notare che il mercato finisce giovedì alle 20. Se potessimo comprare un difensore, uno solo... Giusto per non costringere Pirlo a cambiarsi con il Modena.

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