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Sampmania: salvi o no?
E' impossibile dire chi abbia ragione, nel mare di vati e ragionieri che in queste ore sembrano spuntare come funghi attorno al Doria. E' normale che i tifosi cerchino certezze e punti fermi nei numeri, in una stagione davvero interminabile: eppure quest'ansia da prestazione è un inutile spreco di energie, mentali e fisiche. Molto meglio concentrarsi sul campo, fissare obiettivi concreti, e dare stimoli e bersagli ad una squadra che ha dimostrato di soffrire di un'acuta forma di sindrome da 'è bravo, ma non si applica'. Appena le cose si fanno più tranquille, e l'ambiente si rasserena, la Samp molla. E' già successo almeno 2 o 3 volte in questa stagione, ora Montella dovrà impedire che la storia si ripeta.
E' giusto sottolineare quanto di buono visto nella partita con l'Udinese: un Quagliarella formato Europeo (Conte ci dia un'occhiata, non potrà portarlo al Chelsea, ma in Francia si), un Muriel che si è tolto dalle spalle un macigno pesante una tonnellata, tanta abbondanza là davanti con Alvarez, Soriano e Correa, un De Silvestri tornato ad arare la fascia e una difesa finalmente solida e attenta. La retroguardia, e in particolare Ranocchia, meritano una veloce postilla: allora era giusto dire che andava aspettato. Bastava pronunciare il suo nome a Milano per suscitare ilarità e risate; adesso non fa più ridere, adesso guida la linea difensiva, marca, lotta, chiude e non sbaglia. E che bravo con l'Udinese Diakité!
E' altrettanto giusto, però, evidenziare che la Samp non può permettersi di sciogliere la tensione e di crogiolarsi da qui a fine stagione. Questo perchè, da domenica, ci saranno tre partite da vivere d'un fiato che potranno cambiare in un battito di ciglia l'andamento di un campionato intero. Milan, Sassuolo e Lazio sono tre mine vaganti, capaci di perdere con tutte ma anche di vincere su ogni campo. E poi c'è un derby, e il Palermo in lotta per la sopravvivenza, e la Juve all'ultima giornata che potrebbe anche voler festeggiare lo scudetto davanti ai suoi tifosi.
Ecco perchè non ha senso impugnare calcolatrici, consultare calendari, stilare tabelle di marcia o osservare gli astri e la volta celeste leggendo fondi di caffé: questa Samp, ormai lo abbiamo capito, deve giocarsi ogni volta il tutto per tutto. Anche quando in palio non c'è più niente.