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    Sampmania: quell’irrefrenabile voglia di vendere Praet a tutti i costi

    Sampmania: quell’irrefrenabile voglia di vendere Praet a tutti i costi

    • Lorenzo Montaldo
    In un'estate che di normale non ha proprio nulla, anche l'ennesima stranezza rischia di passare inosservata. Hai voglia a parlare di Vialli, cessione, Ferrero e Romei che litigano etc etc. Se gli argomenti quotidiani sono questi, persino un'anomalia come quella che sta vivendo Dennis Praet pare la normalità. In un mercato qualunque da una vicenda come questa avrei tratto materiale per almeno tre Sampmania. Pazienza, dovrete accontentarvi di questo.

    Punto numero uno: io a Praet sono affezionato. E' il prototipo di calciatore che vorrei sempre nella Sampdoria. Educato, pulito, mai sopra le righe. Praet è uno che visita la Sicilia, non va a Ibiza. E' uno che legge, si informa e non vive di superficialità. Inoltre, è il testimonial perfetto: probabilmente se non avesse fatto il calciatore sarebbe stato un modello, o il componente di qualche boyband in grado di far impazzire le ragazzine. Non che ora non lo faccia, eh, ma mi spiace deludervi: Praet è fidanzato con una sorta di angelo biondo a metà tra la Vergine Maria e la Venere di Botticelli. La prima volta che ho visto da vicino la signora Praet stava entrando nella tribuna del Ferraris, e non sono riuscito a chiudere la mandibola per almeno tre o quattro giorni. Addosso a uno come Dennis, anche l'orripilante seconda divisa di quest'anno e l'altrettanto tremenda terza muta sembrano accettabili. Sì, lo so, mi sto esponendo ad una marea di insulti e critiche con questa frase ma secondo me sono proprio brutte.

    Punto due: Praet mi piace anche come calciatore. Non ne sono innamorato perdutamente come ad esempio di Torreira – il più forte centrocampista che abbia visto a Genova dai tempi di Veron – ma lo ritengo un perfetto giocatore per il livello della Sampdoria. Dà equilibrio, sostanza e cervello. Non segna, è vero, forse  - lo dico anche contro gli interessi doriani - non vale neppure i 25 milioni di euro che chiedono da Corte Lambruschini, ma ha un’ottima tecnica, corre parecchio e fa sempre la cosa giusta. La sua qualità migliore è l’intelligenza, lo è fuori dal campo e lo rimane anche sul terreno di gioco. Magari non sarà appariscente e di impatto, ma per il Doria è un profilo di spessore.  Non so se altrove avrebbe la stessa considerazione, onestamente da mezz’ala penso di no, ma a Genova è un re. Le cose potrebbero cambiare se decidesse di sistemarsi finalmente in regia, come gli chiede da anni Giampaolo: sono dell'idea che li diventerebbe letteralmente dominante, ma questo è un altro discorso.

    Perchè venderlo? Anzi, perchè aspettare la sua cessione come una manna dal cielo, solo perchè inserita nell’ambito della cessione? Siamo sicuri di riuscire a trovare qualcuno ad un prezzo di gran lunga inferiore in grado di restituire lo stesso rendimento?  Non sono qui a stracciarmi le vesti per il probabile addio di Praet, sia chiaro. L’ho già fatto per Torreira e mi sono reso conto di essermi sbagliato, perchè Ekdal non è forte quanto il trottolino uruguaiano, ma si è rivelato un signor giocatore pagato due noccioline. Quello che mi chiedo in sostanza è se davvero ci fosse tutto questo disperato bisogno di cedere Praet, seppur ad una cifra considerevole. Porterà soldi in cassa, questo è certo, ma non sono così convinto che possa essere sostituito a costo contenuto e senza abbassare il tasso tecnico della squadra.

    Ora che l'ex Anderlecht sembra destinato a cambiare squadra, accettando dopo un lungo tira e molla la corte del Leicester (non il Manchester o l'Arsenal, il Leicester) ho avuto una sensazione piuttosto netta. E' un'impressione, per carità, e come tale prendetela, ma mi è sembrato che da Corte Lambruschini avessero una fretta folle di accettare la prima offerta per il calciatore più o meno coerente con l'importo che il Doria si aspettava di racimolare. Mi è parso che la Samp non vedesse l'ora di cedere il suo numero 10, magari addirittura 'spingendolo' ad accettare una proposta non del tutto soddisfacente, e questa se permettete è una stranezza. Ultima illazione, poi giuro che la chiudiamo qui: avete notato che, grazie alle voci su bonus o presunti facenti parte della trattativa per la cessione della società, la partenza di Praet risulterà non soltanto indolore, ma addirittura quasi auspicata da gran parte del pubblico? Se non è strano questo...

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