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Sampmania: quell’irrefrenabile voglia di vendere Praet a tutti i costi
Punto numero uno: io a Praet sono affezionato. E' il prototipo di calciatore che vorrei sempre nella Sampdoria. Educato, pulito, mai sopra le righe. Praet è uno che visita la Sicilia, non va a Ibiza. E' uno che legge, si informa e non vive di superficialità. Inoltre, è il testimonial perfetto: probabilmente se non avesse fatto il calciatore sarebbe stato un modello, o il componente di qualche boyband in grado di far impazzire le ragazzine. Non che ora non lo faccia, eh, ma mi spiace deludervi: Praet è fidanzato con una sorta di angelo biondo a metà tra la Vergine Maria e la Venere di Botticelli. La prima volta che ho visto da vicino la signora Praet stava entrando nella tribuna del Ferraris, e non sono riuscito a chiudere la mandibola per almeno tre o quattro giorni. Addosso a uno come Dennis, anche l'orripilante seconda divisa di quest'anno e l'altrettanto tremenda terza muta sembrano accettabili. Sì, lo so, mi sto esponendo ad una marea di insulti e critiche con questa frase ma secondo me sono proprio brutte.
Punto due: Praet mi piace anche come calciatore. Non ne sono innamorato perdutamente come ad esempio di Torreira – il più forte centrocampista che abbia visto a Genova dai tempi di Veron – ma lo ritengo un perfetto giocatore per il livello della Sampdoria. Dà equilibrio, sostanza e cervello. Non segna, è vero, forse - lo dico anche contro gli interessi doriani - non vale neppure i 25 milioni di euro che chiedono da Corte Lambruschini, ma ha un’ottima tecnica, corre parecchio e fa sempre la cosa giusta. La sua qualità migliore è l’intelligenza, lo è fuori dal campo e lo rimane anche sul terreno di gioco. Magari non sarà appariscente e di impatto, ma per il Doria è un profilo di spessore. Non so se altrove avrebbe la stessa considerazione, onestamente da mezz’ala penso di no, ma a Genova è un re. Le cose potrebbero cambiare se decidesse di sistemarsi finalmente in regia, come gli chiede da anni Giampaolo: sono dell'idea che li diventerebbe letteralmente dominante, ma questo è un altro discorso.
Perchè venderlo? Anzi, perchè aspettare la sua cessione come una manna dal cielo, solo perchè inserita nell’ambito della cessione? Siamo sicuri di riuscire a trovare qualcuno ad un prezzo di gran lunga inferiore in grado di restituire lo stesso rendimento? Non sono qui a stracciarmi le vesti per il probabile addio di Praet, sia chiaro. L’ho già fatto per Torreira e mi sono reso conto di essermi sbagliato, perchè Ekdal non è forte quanto il trottolino uruguaiano, ma si è rivelato un signor giocatore pagato due noccioline. Quello che mi chiedo in sostanza è se davvero ci fosse tutto questo disperato bisogno di cedere Praet, seppur ad una cifra considerevole. Porterà soldi in cassa, questo è certo, ma non sono così convinto che possa essere sostituito a costo contenuto e senza abbassare il tasso tecnico della squadra.
Ora che l'ex Anderlecht sembra destinato a cambiare squadra, accettando dopo un lungo tira e molla la corte del Leicester (non il Manchester o l'Arsenal, il Leicester) ho avuto una sensazione piuttosto netta. E' un'impressione, per carità, e come tale prendetela, ma mi è sembrato che da Corte Lambruschini avessero una fretta folle di accettare la prima offerta per il calciatore più o meno coerente con l'importo che il Doria si aspettava di racimolare. Mi è parso che la Samp non vedesse l'ora di cedere il suo numero 10, magari addirittura 'spingendolo' ad accettare una proposta non del tutto soddisfacente, e questa se permettete è una stranezza. Ultima illazione, poi giuro che la chiudiamo qui: avete notato che, grazie alle voci su bonus o presunti facenti parte della trattativa per la cessione della società, la partenza di Praet risulterà non soltanto indolore, ma addirittura quasi auspicata da gran parte del pubblico? Se non è strano questo...
@lorenzomontaldo
@MontaldoLorenzo