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    Sampmania: pomeriggi di rimpianti

    Sampmania: pomeriggi di rimpianti

    • Lorenzo Montaldo
    Dai, dite la verità. Anche per voi è stato un pomeriggio di rimpianti. Rimpianti per il risultato, rimpianti per un'occasione sfumata di allungare sulla Fiorentina, rimpianti per una partita che poteva andare diversamente, in particolare dopo la superiorità numerica. Rimpianti anche – soprattutto - per gli ex. No, non per ex fidanzate/i, ma per gli ex blucerchiati sì. Lungi da me lamentarmi di quel giocatore meraviglioso ed eterno che si chiama Fabio Quagliarella, eh, sia chiaro. E non mi sognerei nemmeno per scherzo di mettere in discussione la scelta di mercato Gabbiadini, appena arrivato e già 'dentro' la partita al momento del suo ingresso in campo. Però oggi, mentre Zapata schiantava il Frosinone e Muriel faceva il Ronaldo (brasiliano) contro la Samp, chi non ha borbottato tra sé “però, ce li avessimo ancora noi...”? Lo avete pensato, ammettetelo. Qui nessuno vi giudica. 

    Consolatevi: sono abbastanza convinto che per far rendere Zapata in questo modo servisse solo ed esclusivamente Gasperini. Un plauso al panterone e al suo entourage, hanno azzeccato in pieno la scelta di vita; quando si dice che i procuratori non hanno poi tutto questo peso nella carriera, ricordatevi di Duvan. Spesso indovinare la destinazione giusta ti permette di svoltare, vale più una decisione corretta che una stagione da dieci gol. Oltretutto Gasperini ha sempre avuto la passione per il centravanti forte fisicamente e capace di far salire la squadra. Certo, se gli togli Petagna e lo sostituisci con Zapata, sono guai. Per gli altri, però. Muriel invece, beh, è il solito Muriel. Quando imbrocca giornate simili, non lo fermi nemmeno inchiodandogli le scarpe, le brucia via. E guardate che far fare la figura dei pivelli ad Andersen e Tonelli non era semplice.

    Che poi, i rimpianti possono essere anche positivi. Uscire dal Franchi  abbattuti per un pareggio arrivato al 93', che sa di beffa lontano un miglio, certifica quanto l'ambiente sia pronto al salto di qualità a livello mentale. Ieri avrei firmato per un punto in casa della Fiorentina, specialmente in ottica rincorsa europea. Oggi lo vedo come un mezzo passo falso, e va bene così. Mi fa persino piacere leggere Giampaolo che fa 'mea culpa', perchè adesso il mister non si nasconde più. “Abbiamo sbagliato tanto tecnicamente e nell’attenzione. Alla squadra, all’intervallo, ho detto che ha giocato al 30% delle sue possibilità. Devo aver sbagliato qualcosa io in settimana, perché più di un giocatore ha palesato di avere delle difficoltà. Non è stata la migliore Samp, il risultato è giusto, ci rammarichiamo ma non è stata la nostra migliore prestazione. Possiamo fare meglio”. Lo ha detto lui, giuro.

    Queste non sono parole del Giampaolo che abbiamo imparato a conoscere nel suo primo biennio blucerchiato, queste sono le dichiarazioni di un allenatore diverso. Uno che sa di avere una rosa competitiva, e che ci tiene a mettere in mostra l'abbondanza: una squadra come il Doria che utilizza da riserve calciatori del calibro di Gabbiadini, Defrel e Saponara non si vede tutti i giorni. Poi non si discute che la Samp abbia giocato male, e non essere stati capaci ad approfittare della superiorità numerica è un crimine capitale. Però già riconoscerlo è una piacevole novità. Più che altro, ho un dubbio. Ma è possibile che a rimpiangere gli ex debba essere sempre e soltanto la Samp? Non può toccare anche, non so, all'Udinese? Magari a partire già da domenica prossima. Chi è che hanno venduto più loro? Ah si, Jankto.  

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