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    Sampmania: Pirlo sembra me quando metto la formazione al Fantacalcio

    Sampmania: Pirlo sembra me quando metto la formazione al Fantacalcio

    • Lorenzo Montaldo
    Sulla vittoria di ieri non ci avremmo scommesso neanche un centesimo. Siamo sinceri. Quando in settimana continuavano a fioccare infortuni, squalifiche e il solito corollario di sfighe varie, tutti eravamo pronti al peggio. Al momento della lettura delle formazioni, poi, ho avuto un brivido. Passare dalla difesa a quattro alla difesa a tre, abbandonare un assetto di gioco che aveva prodotto risultati e punti per ritornare ad un modulo già sperimentato con pessimi risultati, mi terrorizzava.  Oltretutto, l'impianto di gioco per cui ha optato Pirlo, il 3-4-1-2 di ieri, è un sistema che necessita di rodaggio, di prove sul campo, di meccanismi ben oliati e di movimenti accurati e lavorati. Non si può improvvisare. Può funzionare al Fantacalcio, non nella realtà.

    A questo punto, nel manuale del buon editorialista c'è chiaramente scritto che dovrei incensare la mia capacità di lettura, la mia abilità nell'intuire che le scelte di Pirlo erano azzeccate e giuste e che anzi, il mister doriano ha saputo volgere a suo vantaggio una situazione potenzialmente drammatica. Io invece non sono particolarmente sgamato, e vi ribadisco che sino al 15' del primo tempo ero letteralmente disperato. Maledicevo la sorte, e un po' anche l'allenatore in panchina (sportivamente parlando, beninteso). Se una cosa funziona, perché stravolgere tutto? Vedevo una squadra slegata, in difficoltà nel trovare punti di riferimento, distanze e spazi.

    Tutto ciò è durato letteralmente un quarto d'ora. Poi ho realizzato che quello che si sbagliava, probabilmente ero io. La Samp ha iniziato a macinare gioco e a recuperare certezze. I giocatori hanno cominciato a capire dove e come trovare il compagno, la fiducia è cresciuta, e il Doria ha infilato la quarta vittoria consecutiva in casa. Ecco, questo aspetto mi dà particolare soddisfazione. Ad inizio anno vedevo Carneadi del calcio arrivare a Marassi e, senza alcun tipo di timore reverenziale, spadroneggiare in uno stadio che per la Serie B equivale al Bernabeu. Assistere agli show di certi sconosciuti, in faccia a ventimila tifosi della Samp, mi mandava in bestia. Adesso forse le gambe al calciatore di Serie C appena salito in B tremano un po' di più, prima di entrare al Ferraris.

    Certo, la partita l'ha risolta Esposito con due gioielli da predestinato. Esposito di cui, tra parentesi, mi sono appassionato subito, dalla prima partita, e questa non è una paraculata. Il suo ruolo chiaramente non è quello della prima punta, deve giocare un po' più indietro, se ne sono accorti Pirlo e soprattutto lui, e i risultati si vedono. Ma sono abbastanza convinto che anche senza i due cioccolatini dell'ex Inter, l'avremmo portata a casa lo stesso. Troppo ampio il divario tecnico tra noi e il Lecco, e troppo determinata la Samp. Incredibile come la stessa squadra possa passare dalla presunzione di Brescia, alla concentrazione di ieri. Lo trovo davvero inspiegabile.

    Comunque oggi non resta che fare i complimenti alla Samp per la partita di ieri e a Pirlo. Riguardatevi i convocati, gli elementi a disposizione, l'umore e il morale post Rigamonti. Con i giocatori contati ha letteralmente fatto un miracolo. Pirlo sembra il sottoscritto quando è costretto a mettere la formazione al fantacalcio, e ha metà squadra rotta (succede regolarmente). Cambio tutti i moduli possibili e cerco di trovarne quello che mi consente l'impiego del maggior numero di calciatori offensivi contemporaneamente. Solo che io lo faccio su una app, e perdo. Lui lo ha fatto in campo, e ha vinto.  

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