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Sampmania: perdere Tonelli sarebbe un suicidio
Tutto vero, poi però a Genova è apparso Lorenzo Tonelli, e ho cambiato idea. Silvestre effettivamente si poteva sostituire. Un plauso alla Samp, che ha pescato un altro corsaro dalla naftalina del San Paolo e lo ha dosato con allenamenti specifici e carichi di lavoro studiati ad hoc, in modo da evitare quelle ricadute che spesso lo hanno frenato nei momenti clou. Il difensore probabilmente ha sbagliato la scelta post Empoli: il biennio a Napoli con 7 presenze in due anni (e pensate che ha segnato 3 gol, praticamente una media alla Quagliarella) ha frenato una carriera in rampa di lancio, che avrebbe meritato di più. Decisione comprensibile all'epoca quella di Tonelli: andava a giocare per il suo maestro Sarri, uno che lo ha sempre avuto in gran considerazione. Però quando ti trovi davanti Koulibaly e Albiol, uscire dall'ombra è dura, specialmente con un allenatore di stampo 'giampaoliano'. Loro – Giampaolo e Sarri - i cambi in difesa non li fanno mai a partita in corso. E scalzare i titolari è tipo Mission Impossible.
La meta genovese però Tonelli l'ha azzeccata: 13 presenze tutte da titolare in Serie A, una in Coppa Italia agli ottavi con il Milan. Media voto Gazzetta 6,12 e un gol pesantissimo a Bergamo, contro l'Atalanta: l'impatto in blucerchiato è stato davvero impressionante. Per di più, in una retroguardia che nel pacchetto centrale annovera un elemento fortissimo ma ancora un po' inesperto come Andersen, e un giocatore alla prima esperienza in Serie A (Colley), poter contare su un navigato mestierante è fondamentale. Tonelli ha dato sicurezza a tutta la linea e la comanda a menadito. Lascia il compito di impostazione ad Andersen, più educato con i piedi, ma cuce tutti i buchi e si 'prende cura' – diciamo così – degli attaccanti avversari senza fare sconti a nessuno. Ecco perchè perdere Tonelli sarebbe davvero deleterio.
Negli ultimi giorni circolano alcune indiscrezioni che raccontano di dubbi blucerchiati di fronte all'alto riscatto che diventerà obbligatorio dopo un certo numero di presenze non meglio specificato: c'è chi dice 19, chi 20, chi addirittura 25. Non è mai stato comunicato ufficialmente, ma si sa che i milioni che i blucerchiati dovranno versare nelle casse del Napoli sono 7,5. Cifra che la Samp riterrebbe troppo elevata. Ecco, la mia convinzione è che non riscattare Tonelli, o addirittura salutarlo anticipatamente per non far scattare l'obbligo di acquisto, sarebbe una mossa decisamente avventata. Legittimo cercare di trattare con il Napoli per rivedere le pretese, ma ridiscutere termini degli accordi presi con il club di De Laurentiis non è affatto semplice. E' però altamente ingenuo nascondere la testa sotto la sabbia, bollando a priori la vicenda come 'bufala'. “Parleremo con il Napoli, per capire se ci sono i presupposti giusti per acquistarlo o meno”. Lo ha detto Romei in un'intervista, mica io, inutile accanirsi con chi riporta la notizia. Io per primo, come vedete, mi auguro di cuore che rimanga.
Preso atto di ciò, è necessaria una riflessione. Considerando le quotazioni di mercato attuali, la disponibilità di giocatori e le possibili mosse di mercato, quali alternative migliori o al limite sullo stesso livello di Tonelli vedete in giro? Mi riferisco a profili adatti ai budget di mercato del Doria. Onestamente io ne individuo proprio poche. E chi possiede giocatori del genere, difficilmente se ne priva a giugno, figurarsi a gennaio. Sì, lo so che ho detto la stessa cosa anche per Silvestre. Eppure penso di dovermi ripetere. Oltretutto, la permanenza di Tonelli a Genova consentirebbe alla Samp di vivere con più serenità il probabile (attenzione, non scontato, probabile) addio di Andersen. La nuova coppia per la prossima stagione potrebbe tranquillamente essere quella Tonelli-Colley, due che conoscono già a menadito i famosi dettami tattici di Giampaolo, e che consentirebbero al futuro terzo difensore doriano di crescere con tutta tranquillità. Un po' come faceva a suo tempo Silvestre. Sono convinto ci sia bisogno almeno di un uomo di esperienza per ogni reparto, e là dietro le 70 presenze in Serie A di Tonelli (quasi 200 considerando coppe e Serie B) servono come il pane. Credo che a Corte Lambruschini se ne siano resi conto benissimo da soli. Fortunatamente oggi i tempi di Moisander e Ranocchia sembrano lontani anni luce: vediamo di non complicarci la vita da soli. Non è il caso.
@lorenzomontaldo
@MontaldoLorenzo