Un mese dopo la delusione, e quel pizzico di contestazione che segue sempre agli addii importanti, torna a Genova Giampaolo Pazzini. Avrà la maglia nerazzurra così lontana da quella 10 cerchiata di blu che per due anni ha fatto sognare i tifosi liguri. Tante partite tra sportellate con i difensori e gol festeggiati mostrando gli occhi alla Gradinta Sud, in quegli occhi l'orgoglio di vestire la maglia blucerchiato e la felicità per esser finalmente esploso come uno dei migliori bomber italiani in circolazione.

Quegli occhi torneranno a Marassi e saranno pieni di emozioni. Quando il 'Pazzo' attraverserà il tunnel che porta al campo ricorderà quel periodo, non troppo lontano, in cui tutto quello era suo: lo stadio, i tifosi e i compagni di squadra. E allora sarà difficile nascondere l’'mozione al momento dell'ingresso in campo, quando si schiererà per la prima volta dall'altra parte e i suoi occhi torneranno a guardare la Gradinata Sud.

E i tifosi? Lo guarderanno cercando negli occhi quell'emozione che il 'Pazzo' cercherà di trattenere ma che inevitabilmente uscirà: lo applaudiranno, e tanto, per avergli regalato due anni di gol e spettacolo, due anni da sogno tra la finale di Coppa Italia, la qualificazione in Champions e poi la musichetta dei preliminari. Anni intensi che sembrano passati da ere geologiche, e invece risalgono a solo qualche mese fa.

Se negli occhi del 'Pazzo' sarà difficile leggere la precisa emozione che proverà, più facile sarà entrare nella testa dei tifosi quando vedranno il loro ex bomber correre, saltare e dare tutto con la maglia strisce nerazzurre: malinconia verso quello che è stato e non c'è più. Nostalgia verso una Sampdoria che è passata dalle stelle alle stalle in un batter d'occhio senza lasciare il tempo di reazione.

La cessione di Pazzini ha rappresentato la fine di quel ciclo che ha rilanciato l'immagine della Sampdoria in Italia e in Europa, che sembrava poter far tornare i blucerchiati ai fasti di vent'anni fa, quando si vincevano campionati e coppe. Nessuna chiedeva o pretendeva questo, tutti avrebbero voluto continuare a sognare se non con gli stessi giocatori con idoli diversi ma all'altezza della nuova Sampdoria.

E invece, niente da fare. il 'Pazzo' a Marassi ritroverà quasi tutti i suoi ex compagni di squadra, li guarderà in faccia e forse alcuni di loro ricambieranno lo sguardo con un po' di nostalgia. In fondo anche loro ci avevano creduto alla favola della Samp pronta a decollare verso traguardi solo sognati. 'Ci manchi Pazzo... non sai quanto'.