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    Sampmania: Okaka superstar e Maxi sfortuna

    Sampmania: Okaka superstar e Maxi sfortuna

    Due gol in due partite per dire a tutti: eccomi, ora sono pronto! Stefano Okaka si sta finalmente esprimendo ai suoi livelli dopo anni passati ad essere definito promessa inespressa del calcio italiano. Doveva uscire dai riflettori per un po’ l’attaccante cresciuto all’ombra di Totti a Trigoria. E’stato lui stesso a raccontare che ovunque andasse tutti lo volevano salvatore della patria, nonostante la giovane età e la poca esperienza. Compiti difficili, banchi di prova più grandi di lui e alla fine la sfiducia inizia a contornarlo, perché non tutti nascono Messi, come dichiarato oggi alla Gazzetta dello Sport.

    Per far esplodere il suo talento gli serviva arrivare in una piazza che quasi non lo considerasse, perché in fondo lui era il sostituto di Maxi Lopez, quello che giocava poco anche quando l’ex Catania era ai box, quello grande e grosso e magari anche grasso (anche se la bilancia non lo ha mai detto) arrivato solo per sgravarsi dall’alto ingaggio di Pozzi che nel frattempo si accasava a Parma al suo posto. I riflettori non lo stavano neanche sfiorando e a guardarlo era solo Sinisa Mihajlovic che in allenamento lo provava al centro del suo attacco per fargli riprendere una condizione ottimale dopo mesi passati sulla panchina del Tardini.

    Prima occasione in casa contro il Cagliari, tanta corsa, qualche spunto e nulla più. Poi di nuovo in naftalina fino a domenica scorsa quando lanciato titolare a Torino un po’ a sorpresa segna l’1-0 che apre le porte alla migliore prestazione in trasferta dei blucerchiati. L’apoteosi arriva sette giorni più tardi: Samp sotto 2-0, Okaka lotta solo poi si svegliano anche i compagni e lui condisce con gol e assist una prestazione da otto in pagella. Non sarà Messi ma quando parte alla al piede gli avversari non lo fermano e adesso che il gol è tornato un amico chi lo stopperà? A Genova l’asticella per lui si è alzata, nessuno arriverà a chiedergli di essere il salvatore della patria, quel ruolo è già di Mihajlovic, ma ora le sue spalle sono davvero abbastanza larghe per prendersi la scena nel calcio che conta.

    Chiusura dedicata al povero Maxi Lopez. Torna a Genova, segna e decide il derby, poi si fa male e rientra giusto in tempo per assistere all’esplosione di Okaka. L’anno scorso iniziò bene poi un altro infortunio e a rubargli il posto e non solo fu Icardi. Caro Maxi un consiglio: continua a lottare, Mihajlovic ti darà l’opportunità per allontanare la sfortuna.
     


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