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Sampmania: Schick, meglio così
Patrik Schick torna a Genova. E' di nuovo della Sampdoria anche se quasi non ci si crede. E io devo fare un mea culpa: una settimana fa ero fermamente convinto che alla fine sarebbe andato alla Juve, l'ho pure scritto sottolineando che in caso mi fossi sbagliato, avrei chiesto scusa. Vi devo un'ammissione di colpa. A mia parziale discolpa però va detto che la situazione che si è creata sull'asse Genova-Torino è stata paradossale e inaspettata. Non mi addentrerò in giudizi e opinioni sulla vicenda delle visite mediche, sarebbe sgradevole e approssimativo: non ne ho le competenze cliniche, non ho mai studiato medicina e mi attengo a quanto circola in queste ore negli ambienti del calciomercato. Anche perchè Schick ha ventun anni. Ventuno, non dimentichiamolo mai. A vent'anni la mia principale preoccupazione era andare in discoteca con gli amici, dissertare su soffi al cuore e problemi cardiaci più o meno gravi sarebbe davvero antipatico. Certo, fa strano che una società organizzata e professionale come la Juventus rinunci ad acquistare un giocatore dopo aver firmato tutte le carte del caso e dopo aver smosso mari e monti, e con il giocatore impegnato tra le fila della nazionale della Repubblica Ceca. Lo sapevano i cechi del suo problema? I bianconeri lo hanno comunicato a tutte le parti in causa? Ormai non interessa più.
Schick torna alla Sampdoria, ma sarebbe meglio dire rimane, visto che di fatto il blucerchiato non lo ha lasciato mai. Senza quella maledetta clausola ormai scaduta, oltretutto. Per lui ora si apre un nuovo capitolo, e lo stesso dicasi per la Samp. Forse sarà una toccata e fuga, le squadre interessate pronte a bussare alla sua porta non mancano. E Ferrero ha la possibilità di scatenare un'asta al rialzo con un po' di astuzia e di malizia. A spingerlo lontano dal Doria potrebbe essere anche un rapporto ormai deteriorato con una parte della tifoseria, che non gli perdona il frettoloso addio di giugno. E se invece dovesse rimanere? Sarebbe bello, perchè no. Ammirare al Ferraris la consacrazione di un potenziale campione, godersi ancora per un'intera stagione un ragazzo del 1997 alla scoperta dei suoi limiti e delle sue potenzialità potrebbe rivelarsi magnifico e appagante. Dove bisogna firmare? Sono disposto a farlo subito. Potrebbe essere persino la soluzione migliore per lui: gli consentirebbe di recuperare con calma e serenità in un'ambiente protetto, che lo conosce e lo coccola, senza le pressioni e senza lo stress del calciomercato a complicargli l'esistenza. Con la stessa tranquillità che lo avvolge mentre pesca in riva a un fiume, come il più comune dei ventenni. Non andrà in questo modo, lo sappiamo tutti. Resterà una pia illusione perchè il mondo del calcio gira in maniera vorticosa. Ma secondo me, mentre osservava lo scorrere pacifico del fiume di fronte a sé, questa idea folle potrebbe anche essergli balenata nella mente per un istante. Io, nel mio piccolo, lo (ri)accoglierei a braccia aperte. Bentornato alla Samp, Patrik.
@MontaldoLorenzo