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Sampmania: Wilshere, dove lo metti?
Ho già letto di paragoni con Trevor Francis, similitudini che vengono naturali a chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare - quanto mi sarebbe piaciuto - e che infiammano ancora di più i tifosi più giovani, quelli che colpi di mercato del genere non li hanno mai vissuti. Anche perchè parliamo di un ragazzo che ha fatto ammattire il centrocampo del Barcellona a 18 anni, quel centrocampo che aveva come perni centrali Iniesta e Xavi all'apice della carriera. Proprio un mostro sacro come Xavi gli ha dedicato un omaggio e un investitura pesanti come un macigno: "Ci ho giocato contro, l’ho osservato con attenzione. E se riuscirà a superare gli infortuni, sono sicuro che diventerà uno dei migliori centrocampisti centrali del mondo". Parola di uno che il migliore del mondo probabilmente, anzi, sicuramente lo è stato.
Già, però nella dichiarazioni di Xavi c'è un passaggio che è il cuore di Wilshere. Si tratta di quell'avverbio dubitativo, quel 'se' grande come una casa. Perchè sino ad oggi Wilshere non ha mantenuto le attese. Vuoi per quelle gambe troppo fragili per i ruvidi trattamenti inglesi, vuoi per limiti legati alla mentalità. Le sue qualità non sono mai state messe in discussione, oltremanica però qualche dubbio sul calciatore classe 1992 lo sollevano. Lo dipingono come un festaiolo, un bizzoso, uno con la testa 'alla Balotelli' per intenderci. Io non lo conosco, probabilmente mai lo conoscerò, e mi rifiuto di giudicare per sentito dire.
Dopo l'iniziale scarica di adrenalina, però, l'entusiasmo è scemato rapidamente anche in me, quando ho iniziato a riflettere in maniera più lucida. Le mie perplessità però non riguardano aspetti caratteriali, nè fisici: per quello ci sono i dirigenti, e chi ha possibilità di approfondire meglio tali punti. I miei dubbi riguardano principalmente la sua collocazione tattica. Wilshere nasce trequartista, esce con questo marchio dall'Accademy dei Gunners, ma Wenger lo arretra in mezzo al campo, creando così una perfetta mezz'ala. Il centrocampista di Stevenage può fare il Linetty, può fare il Barreto, può fare anche il Torreira. Con caratteristiche leggermente diverse però, perchè è più tecnico e più rapido degli interpreti blucerchiati, più offensivo se vogliamo, ma rispetto al polacco e al paraguiano 'copre' meno, e rispetto a Torreira è meno regista. Al Bournemouth era il centrale nei 5 di centrocampo, collegava la difesa e l'attacco, cercando di strappare il ritmo della partita con le sue accelerazioni sostenendo anche la squadra in fase offensiva. Un compito importante, fatto sicuramente ad altissimo livello, ma si tratta di un ruolo che nella Samp di oggi non esiste. Lo si potrebbe acquistare come mezz'ala, sarebbe sicuramente interessante, ma andrebbe a completare un reparto già saturo con Torreira, Linetty, Verre, Barreto e Capezzi. Senza contare che uno degli investimento più onerosi della storia blucerchiata, quel Dennis Praet che Giampaolo vede mezz'ala piuttosto che trequartista, si ritroverebbe un altro antagonista per la maglia da titolare.
La domanda da farsi, quindi, a mio modo di vedere è molto semplice: Wilshere dove lo metti? Serve davvero un giocatore del genere in questo momento? O sarebbe meglio concentrarsi sulle falle presenti in altri reparti, ad esempio andando ad acquistare un trequartista vero, un giocatore 'puro' e funzionale alla causa? Non sto dicendo che non mi piacerebbe vederlo in blucerchiato. Io sarei esaltato dalla possibilità di ammirare un giocatore simile al Ferraris, non lo nego. Ma prima preferirei festeggiare per l'arrivo del Saponara di turno.
@MontaldoLorenzo